mercoledì 9 marzo 2011

Loro e noi

Stavolta sono un pò arrabbiata. Delusa.
Sono una ventinovenne tenace, entusiasta, piena di iniziativa e voglia di fare.
Ma, vivo a casa con mamma e papà. Fondamentalmente non posso permettermi una casa (stanza forse è più appropriato), visto lo stipendio che ho. Ho un lavoro part-time che mi piace e mi da soddisfazioni (magari a camapre di quelle) e alcuni pomeriggi, sono impegnata a fare la baby-sitter.
Mi sento un pò sfigata. Sono laureata, parlo due lingue (con l'italiano 3), ho fatto esperienze di studio e lavoro all'estero e, mi ritrovo a dover combattere ogni giorno con la mia realtà, cercando di dire che c'è sempre chi sta peggio, che ho la salute, una famiglia che mi protegge e aiuta, un fidanzato che mi ama.
Ma forse NON BASTA. Non per me. PER LORO.

La mattina procede tranquilla, anche se combatto a volte con gente ignorante e solo perchè sente per telefono una voce giovane pensa di poter comandare e dare ordini, poi sono contenta perchè seguo dei progetti che a volte, mi porto pure a casa e continuo a sviluppare anche se lo potrei fare domani..; se lavoro di pomeriggio torno a casa dopo le 20, dopo essermi fatta tirare i capelli.. dopo che il cane ha fatto i bisogni in 3 punti diversi della casa (e ripeto, faccio la baby-sitter, no dog-sitter).. dopo che mi hanno detto che la cena che ho preparato non gli piace.. che preferiscono la tv con i cartoni piuttosto che giocare con me e... LORO MI DICONO:
Stai perdendo tempo, datti da fare che non concludi nulla nella tua vita.
Ok. Continuo a respirare. Cerco di fare "ohm" e farfuglio qualche parola sperando di calmarmi.
Forse LORO non si ricordano che significa essere ragazzi, essere in un'età in cui non si è donne nè bambine, in cui vorresti la tua indipendenza con la tua famiglia, ma ti trovi nel lettone a fare le chiacchiere..

 E' difficile pensare che i tuoi genitori non ti rispettino come persona, perchè non capiscono che tu soffri per tutto questo, che vorresti davvero cambiare le cose ma.. a volte non dipende solo da te.

Mando una venti-trenitina di curriculum a settimana e probabilmente cadranno nel dimenticatoio come quelli di altri illusi, giovani speranzosi ma in fondo delusi.

Vorrei essere considerata una persona che ci sta provando, che sta mettendo anima e cuore in quello che fa per sopravvire.. cercando di uscire dalla campana di vetro e facendo pensare a LORO, quanto valgo davvero, perchè a volte, è quello che abbiamo in torno che è sbagliato, non per forza solo noi..

Nessun commento:

Posta un commento