Sono una ventinovenne tenace, entusiasta, piena di iniziativa e voglia di fare.
Ma, vivo a casa con mamma e papà. Fondamentalmente non posso permettermi una casa (stanza forse è più appropriato), visto lo stipendio che ho. Ho un lavoro part-time che mi piace e mi da soddisfazioni (magari a camapre di quelle) e alcuni pomeriggi, sono impegnata a fare la baby-sitter.
Mi sento un pò sfigata. Sono laureata, parlo due lingue (con l'italiano 3), ho fatto esperienze di studio e lavoro all'estero e, mi ritrovo a dover combattere ogni giorno con la mia realtà, cercando di dire che c'è sempre chi sta peggio, che ho la salute, una famiglia che mi protegge e aiuta, un fidanzato che mi ama.
Ma forse NON BASTA. Non per me. PER LORO.
La mattina procede tranquilla, anche se combatto a volte con gente ignorante e solo perchè sente per telefono una voce giovane pensa di poter comandare e dare ordini, poi sono contenta perchè seguo dei progetti che a volte, mi porto pure a casa e continuo a sviluppare anche se lo potrei fare domani..; se lavoro di pomeriggio torno a casa dopo le 20, dopo essermi fatta tirare i capelli.. dopo che il cane ha fatto i bisogni in 3 punti diversi della casa (e ripeto, faccio la baby-sitter, no dog-sitter).. dopo che mi hanno detto che la cena che ho preparato non gli piace.. che preferiscono la tv con i cartoni piuttosto che giocare con me e... LORO MI DICONO:
Ok. Continuo a respirare. Cerco di fare "ohm" e farfuglio qualche parola sperando di calmarmi.Stai perdendo tempo, datti da fare che non concludi nulla nella tua vita.
Forse LORO non si ricordano che significa essere ragazzi, essere in un'età in cui non si è donne nè bambine, in cui vorresti la tua indipendenza con la tua famiglia, ma ti trovi nel lettone a fare le chiacchiere..
E' difficile pensare che i tuoi genitori non ti rispettino come persona, perchè non capiscono che tu soffri per tutto questo, che vorresti davvero cambiare le cose ma.. a volte non dipende solo da te.
Mando una venti-trenitina di curriculum a settimana e probabilmente cadranno nel dimenticatoio come quelli di altri illusi, giovani speranzosi ma in fondo delusi.
Vorrei essere considerata una persona che ci sta provando, che sta mettendo anima e cuore in quello che fa per sopravvire.. cercando di uscire dalla campana di vetro e facendo pensare a LORO, quanto valgo davvero, perchè a volte, è quello che abbiamo in torno che è sbagliato, non per forza solo noi..
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