Un pò di cose, idee, opinioni e fotografie.. un posto per me e per voi!! Benvenuti e buona lettura!

A lot of things, ideas, opinions and pictures.. a place for me and for you!! Welcome and good reading!


Un montón de cosas
, ideas, opiniones y fotos .. un lugar para mí y para ti! Bienvenidos y feliz lectura!


Marta

Visualizzazione post con etichetta donna. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta donna. Mostra tutti i post

giovedì 19 marzo 2020

Rione Colonna


Colonna è il nome del terzo rione di Roma, indicato con R. III. La forma del rione è un pezzo di puzzle, inserito fra altri rioni; il nome si deve alla colonna di Marco Aurelio (conosciuta anche come "Antonina", dal nome dell’Imperatore Antonino), che insieme alle colonne del tempio di Adriano, ripercorre l’epoca dell’antica Roma: la zona fu poi popolata nel medioevo, soprattutto nella parte pianeggiante intorno a via del Corso, dove si trovavano abitazioni modeste e chiese. Con il ‘500 arrivano nuove case, palazzi e ville, soprattutto grazie a papa Sisto V, che fece una nuova organizzazione delle vie..

Rione Trevi


Trevi è il nome del secondo rione di Roma, indicato con R. II. L'origine del nome non è molto chiara, ma l'ipotesi maggiore è che provenga dal latino trivium, che indica un incontro di strade (tre vie per la precisione) in una piazzetta, al lato della moderna piazza di Trevi. Lo stemma con tre spade, indicherebbe infatti le tre strade che si incontrato ed incrociano.
C'è però una diversa teoria: Trevi viene dal nome della località da cui l'Acqua Vergine traeva l'acqua durante il medioevo. Infatti le antiche sorgenti erano state abbandonate a favore di altre situate in una zona chiamata Trebium


Rione Monti


Monti è il nome del primo rione, indicato con R. I. Il nome deriva dai colli che si trovavano all'interno dei suoi confini: il colle Esquilino, il Viminale, parte del Quirinale e del Celio. Oggi il Quirinale ed il Celio non fanno più parte di quest'area, ma per tradizione, il nome è rimasto.

Monti è il quartiere più antico di Roma, e vi si trovano testimonianze dell'epoca romana, medioevale, rinascimentale, barocca, una successione di arte e storia lunga 2500 anni. 

I Rioni di Roma

Ciao a tutti.
In questo momento delicato, vista l'emergenza per il Coranavirus, mi sono data da fare, ho preso la creatività a quattro mani e ho iniziato a registrare dei video su instagram.
Sono dei video per bambini (ma anche per far ripassare i grandi), che con linguaggio semplice equalche storiella, lasceranno qualche "sassolino" nella memoria dei più piccoli: quello che vorrei potessero fare tutti, una volta finito questo momento difficile, sia andare in giro perla città a scoprire alcune delle meraviglie che ho raccontato.
IMPORTANTE: si può accedere al link anche se non si ha un account Instagram, basta cliccare su questo link: https://www.instagram.com/p/B9pPHHvFTiA/

Qui vi parlo dell'introduzione di questo progetto!

martedì 5 marzo 2013

Foto del giorno #18 - Cinderella

E' proprio il caso di dirlo: per una volta, un paio di scarpe hanno fatto la differenza..
E poi, non vi lamentate voi maschietti di questa nostra GIOIA nell'acquista sfrenato e insensato di scarpe: ballerine, ciabattine, sandali, ginniche, tacco, a spillo, con zeppa, con cinturino, di sughero, bikers, stivale, galoscia..
Signori e signore, solo poche parole oggi e un sorriso sulla bocca di tutti.
Io, nel mio mondo di Cenerentola continuo a comprare scarpe.. e a sperare di trovare quella che mi faccia arrivare ad una svolta (anche se non dipende dalla scarpa, ma da me...).

venerdì 8 febbraio 2013

Conoscere un artista: Yayoi Kusama

Yayoi Kusama è una donna profonda, pop, surreale, depressa, maniacale, allucinata e ossessiva. Ormai ultraottantenne, ha raccolto nella sua vita tanti aggettivi disparati come la miriade di pois colorati che ha disseminato in giro per il globo nell'ultimo mezzo secolo.
Un mondo psichedelico e puntiforme, che la madre cercava di correggere a suon di ceffoni, nel 2012 è stato celebrato attraverso un tour della sua "opera omnia", da Parigi a Madrid, partendo dalla Tate Modern di Londra per arrivare al Withney Museum di New York, e sbarcare sugli scaffali patinati della celebre casa di moda Louis Vuitton.
Quella di Yayoi è un'arte provocatoria che, attraverso mega opere da esterni, tele lunghe decine di metri, infinity rooms, sculptures a temi sessuali, perfomance di denuncia, ha precorso i tempi ed elettrizzato il dibattito estetico negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Un'artista giapponese temprata dalla rigidità dell'educazione famigliare, dal rigore formale della pittura tradizionale Nihonga, dall'estenuante lavoro ripetitivo nelle imprese tessili in periodo di guerra -e dagli onnipresenti disturbi mentali- ha saputo dar vita a un'espressione artistica che "lotta ai confini della vita e della morte", in bilico tra genio e follia. Un'arte sulla soglia del Paese delle meraviglie.
L'artista mentre lavora
Oggi la voglio far conoscere perchè ha realizzato la grafica per "Le avventure di Alice nel Paese delle meraviglie", rendendola psichedelica, imprevedibile, coloratissima, leggera come l’aria e profonda come la notte. Il libro, un grande classico, è riletto attraverso il potere dell’immaginazione di una fra le più trascinanti e inventive artiste del nostro tempo. Una bambina che vive in un mondo meraviglioso. Ma diverso. Tutto a pois!

 Questo video riassume con taaaaaanti fotogrammi il lavoro del libro della Kusama. E' un mondo davvero divertente e colorato, che piacerà a tutti!!

Un particolare del libro

venerdì 14 dicembre 2012

Conoscere un artista: Marta Simeon

Oggi vorrei parlarvi di arte.
Ma di quella che non è conosciuta da tutti.
Vorrei parlarvi di una giovane artista spagnola, mia omonima.
Vi presento Marta Simeòn Micò.
 
La Simeòn usa molto il colore e un tipo di grafica semplice, quasi da bambino. Il colore è usato in modo deciso nelle sue opere, con contrasti evidenti, creando armoniose visioni.
Marta Simeòn partendo dalla xilografia e quindi dall’intaglio su legno crea una serie di immagini semplici quasi oniriche, con l’ausilio anche delle tecniche calcografiche e del collage. La sovrapposizione delle matrici intagliate, incise ed inchiostrate con rulli pregni di colori diversi (dal verde all’azzurro con l’uso del nero per definire a volte le forme) crea un’immagine vibrante e delicata allo stesso tempo.

Ve la volevo raccontare così e poi farvi vedere qualche cosa fatta da lei.
Davvero ci si scioglie e con la fantasia, si fanno dei viaggi bellissimi.. 







lunedì 11 giugno 2012

Pat Carra: dalla parte delle donne.


Mi sono innamorata di un'artista un pò insolita. Sto parlando di Pat Carra, che con i suoi fumetti riesce sempre a strapparmi un sorriso.

Ha cominciato a lavorare da piccola, creando fumetti, battute, scherzi. Il suo lavoro parla prevalentemente di donne, che sono state le prime protagoniste e il pubblico originario delle vignette. La familia era una miniera di spunti e si prestava al racconto di conflitti e alleanze, sceneggiate e drammi. L’incontro con il femminismo negli anni ’70, quando avevo 20 anni, è stato l’ingresso stupefacente in un teatro pubblico e aperto, dove molte donne giocavano liberamente le più svariate parti, tragiche o comiche, in un happening che ha trasformato i destini e i rapporti con gli uomini. E’ stata una svolta anche per il lavoro. Disegnando fumetti per giornali, libri e mostre, l'artista si definisce "l’ambasciatrice ironica della lotta delle donne per la libertà". Nella qualità di ambasciatrice a fumetti, porta messaggi creati per lo più parlando con amiche. Intrecciamo pettegolezzi e filosofia, passiamo dai commenti sulla politica al racconto degli stati d’animo, dallo scambio teorico sul pensiero della differenza sessuale alla rivelazione di una paura o di un movente inconscio. Queste relazioni sono una scuola a tempo pieno, una risorsa, un modello di esperienza, un destino felice. Bisogna essere in due per ridere o sorridere, bisogna avere la speranza, se non la certezza, che l’altra persona capirà e condividerà il piacere.

Pat Carra è nata a Parma nel 1954 e vive dal 1978 a Milano. È una fumettista italiana, un punto di riferimento ironico, politico, umoristico per un vasto e multiforme pubblico femminile, femminista, e maschile. Nel 2006 ha vinto il Premio Internazionale di Satira politica di Forte dei Marmi.
Le sue prime vignette e strisce sono pubblicate negli anni settanta dalla Libreria delle donne di Milano, di cui ha diretto il periodico umoristico “Aspirina. Rivista per donne di sesso femminile”.
Ha collaborato e collabora con riviste e giornali in Italia e all’estero: “Noi donne”, “Cuore”, “Smemoranda”, “Donna Moderna”, “Donna e mamma”, “Corriere della sera”, “il manifesto”, “Ego” (Grecia), “Luna” (Argentina), “Clara” (Spagna), “Terre di mezzo” e le testate online “Jobtalk24/Sole24ore” e “InGenere/sito di economia e politica”.
Libri:
  • Donne moderne (Glénat1992)
  • La Signora Pontida (Stampa alternativa 1994)
  • Svegliatevi bambine ( Zelig BaldiniCastoldi1996)
  • Orizzonti di boria (Libreria delle donne di Milano 1999)
  • Cassandra che ride (BaldiniCastoldiDalai 2004)
  • La Bella Addormentata fa il turno di notte (Ediesse 2005)
  • Le mani sulla casa. Fatti e fumetti sulla bolla immobiliare (con Roberta Carlini, Ediesse 2007)
  • Annunci di lavoro (Ediesse 2010)
  • Sex of humour (Fandango 2011)

martedì 15 maggio 2012

Adotta un ragazzo..

Curioisavo tra le pagine Facebook di amici, quando mi ha colpita un link: www.adottaunragazzo.it. Ho cliccato ma c'era ben poco, così sono andata in giro nel web per capire di cosa si trattasse..
Questo “Adotta un ragazzo“, è un sito di incontri del tutto particolare: non si tratta del solito luogo virtuale di incontro vero e proprio, ma più che altro di una specie di harem al femminile, dove tutto è impostato come in un negozio (e in effetti il divertente logo del sito mostra un omino caduto nel carrello di un’omina!).

In pratica ogni ragazzo che si iscrive ad Adotta un ragazzo, compila una scheda descrivendo se stesso e poi aspetta pazientemente che qualcuna lo scelga: la novità di questo sito infatti è che sono le donne a selezionare i ragazzi che le colpiscono di più, senza possibilità che succeda il contrario. Gli uomini sono messi negli espositori, li puoi tenere nel carrello un pò, li puoi adottare, ci puoi uscire, scherzare, dire, fare, baciare..

Ma come nasce questo "progetto"? Dopo aver convinto 4,5 milioni di francesi in meno di quattro anni, AdopteUnMec.com (la versione francese del sito) e il suo french touch sbarcano in Italia. Il sito, divenuto un fenomeno sociale in Francia, invertendo i ruoli nel processo di seduzione, ha reso fuori moda tutti gli altri siti del genere e ha dato il potere alle donne.
Perché, nel 2012, una donna che fa la prima mossa non è più una donna facile! Il sito ha raccolto molto entusiasmo per il suo aspetto giocoso, differente e alla moda.

E ci sono prodotti per tutti i gusti: Rossi, Biondi, Muscolosi, Tatuati, Imberbi, Artisti, Intellettuali, Nerd.. In questo sito, dall’aspetto di un negozio di e-commerce, le clienti cercano serenamente il loro uomini ideali. Questi ultimi possono comunicare con le ragazze solo se loro li autorizzano.
A me incuriosisce capire la funzionalità, ma sinceramente non credo che mi iscriverò: io il mio principe azzurro l'ho già trovato (e scherzosamente), anche lui in un negozio, però all'epoca ci lavorava..

venerdì 30 marzo 2012

Donne in metropolitana

Donne, ragazze, femmine.
Il mondo "rosa" è variegato da una infinità di nomignoli che alla fine, vogliono dire solo una cosa. LEI. IO. NOI.
Ma perchè parlare di loro, di me?
E' qualche giorno che mi trovo completamente assorbita dai discorsi biascicati di prima mattina nella metropolitana.
Ragazze truccate troppo per essere mattina, con le code di cavallo tirate, il lettore mp3 nelle orecchie, i leggins e la maglia corta, per mettere in mostra delle curve a volte ancora acerbe, a volte non desiderose di avere tutto quel tessuto elastico intorno. Le guardo facendo finta di leggere e riconosco i risolini e la maniera meccanica di guardarsi le mani con lo smalto sbeccato, tipico di quell'età. Le borse firmate sono piene di libri e stonano con la scarpa da ginnastica di tela logora. Ma è la moda, è il loro momento (così avrebbe detto mia madre). E parlano di un ragazzo che piace a tutte, che sorride ammiccando e del sabato che è arrivato, di una festa ma "papà mi sa che non mi ci manda" e penso alle loro prime sigarette, ai loro balli e ai baci delicati e timidi: ecco che un flash mi riporta nel passato. E continuano a ridere e ora cantano, con quella voce un pò stridula tipica della loro età. E fanno un paio di passi come per ballare dentro il vagone, tanto che le guardano un pò tutte. E le guance non divenatno rosse come sarebbe successo a me, ma si guardano complici e scendono alla prossima fermata.
Torno al mio libro con un sorriso diverso.
Poi dietro di me, iniziano a spingere per entrare, due signore in tailleur e rossetto opaco. Parlano di figli e della casa. I bambini con la febbre, le maestre con i compiti e tutti gli impegni, dal basket al catechismo. Qualche filo bianco qua e la indica che pensano più alla famiglia che a loro stesse, infatti dopo poco argomentano su questo. Su come la vita possa essere cambiata in pochi anni e si danno una pacca sulle spalle dicendosi "che vecchie che siamo"!! E con le borse piene, si dirigono anche loro all'uscita.
E' un mondo sotterraneo, fatto di frasi, profumi e colori.
Finchè non vedo la ragazza incinta. Seduta schiacciata tra due energumeni. La signora impiedi davanti a lei le fa una domanda (ma sono insieme o no??) e poi inizia la discussione con il vicino di posto. "Mia madre aveva 4 figli, pochi soldi e solo una giacca buona, quella che diremo della domenica".. e la ragazza col pancione dice "ma lei, rinuncerebbe a comprare il videogioco a suo figlio, sapendolo infelice perchè lo vuole a tutti i costi?". Lui aggiunge altro (la metro si è riempita nel frattempo e non ho sentito tutto) e con un sorriso si alza, per scendere alla prossima fermata.
Storie di donne e ragazze di mattina. Storie di noi che eravamo, che siamo e che saremo. Ho davvero sorriso molto, fuori e dentro di me.
E continuerò ad ascoltare le storie di tutte quelle che "mi permetteranno di farlo", perchè a volte, io sarò pure impicciona (e qui cade l'aspetto romantico), ma magari non tutti vogliono ascoltare quello che hai da dire quindi (maschietti o femminucce), abbassate la voce!!

giovedì 8 marzo 2012

Giornata della donna.

Tante le storie per raccontare la Festa della Donna. Ecco, già primo errore. Si chiama Giornata della donna. Ma perchè un giorno specifico per "festeggiarci"? Perchè l'8 marzo? Si dice e si racconta che la data fosse stata scelta per ricordare le centinaia di donne morte durante un incendio scoppiato in una fabbrica di camicie, a New York, proprio l’8 marzo del 1908. Le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finche' l'8 marzo il proprietario bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme.
In realtà l'origine è un'altra: la Giornata della donna cominciò a essere festeggiata all’inizio del XX secolo e, ogni nazione, aveva fissato una sua data.
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale le celebrazioni furono 
interrotte fino al 23 febbraio 1917 del calendario giuliano vigente in Russia (8 marzo secondo il calendario occidentale gregoriano) fino a quando le donne di San Pietroburgo guidarono una grande manifestazione per rivendicare la fine della guerra. Quella presa di posizione mutò la storia, determinando anche l’inizio della Rivoluzione Russa di febbraio, che portò al crollo dello zarismo.
Donne, madri, operaie, mogli di soldati tutte chiedevano la fine della guerra e pane per i propri figli, e scesero in strada quel giorno.
Successivamente il 14 giugno, la Seconda Conferenza Internazionale delle donne comuniste che si tenne a Mosca, fissò all'8 marzo la Giornata Internazionale dell'Operaia.

In Italia, la prima Giornata della Donna è nel 1922 e si festeggia per volontà del Partito Comunista. L'ufficializzazione arriva nel 1946 quando viene introdotta anche la mimosa, simbolo delle celebrazioni.
Infine, nel 1977, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite stabilì ufficialmente che l’8 marzo fosse istituita, nel mondo, la giornata dedicata ai diritti della donna.

Ma cosa è successo in Italia nei secoli cioè, come si sono emancipate le donne? Grazie alla intensa vita culturale che ha da sempre caratterizzato il nostro Paese, si sono verificati (seppur in modo sporadico) atti di avanguardia che non hanno però cambiato l'idea del ruolo della donna nella società.
- 1678 Lucrezia Cornaro, giovane di vastissima cultura (studiosa di teologia e filosofia), diventa, per incarico della Repubblica di Venezia, la prima professoressa universitaria.
- 1758 La bolognese Anna Morandi, occupa la cattedra di anatomia all'Università di Firenze.
- Nei moti carbonari del 1821 si distingueranno le donne chiamate in codice "giardiniere", ma si tratta soltanto di casi isolati, in generale, nelle donne si continua a vedere solo qualcuno da destinare alla cura della casa e dei figli, da tenere lontano dalle attività politiche e sociali.
- 1889 Viene fondato a Varese il primo sindacato femminile che difende i diritti delle tessitrici.
- 1907 Entra in vigore la prima legge sulla tutela del lavoro femminile e minorile. La prima donna italiana, la torinese Ernestina Prola, ottiene la patente per la guida automobilistica. Maria Montessori fonda, nel quartiere popolare di S. Lorenzo, a Roma, la prima "casa del bambino".
- 1908 Anno di fondazione dell'Unione Donne di Azione Cattolica (UDACI), che cerca di opporsi alla laicizzazione della scuola e di promuovere la cultura femminile.
- 1912 Sulla scia della Lega Socialista, nata agli inizi del secolo, si costituisce l'Unione Nazionale delle donne socialiste. Da qualche tempo esule in Italia, Anna Michailovna Kuliscioff, a fianco di Filippo Turati, lavora per inserire la donna nella vita politica e affinche' lo Stato riconosca i suoi diritti. Nel "Primo Congresso delle Donne Italiane", al quale parteciparono tanto le donne cattoliche quanto le socialiste, le ideologie e le mete, pero', differiscono troppo fra loro e ciascun gruppo intraprende strade differenti, perseguendo obbiettivi diversi.
- 1918 Nasce la Gioventu' Cattolica, destinata a formare le giovani dall'infanzia fino ai 30 anni alla vita religiosa e sociale.
- 1931 Il Fascismo abolisce tutte le associazioni cattoliche e solo dopo la ferma presa di posizione di Pio XI, permettera' loro di vivere a condizione che esse abbiano solo uno scopo religioso. Tuttavia la seconda guerra mondiale, assai piu' della prima, portera' la donna, ad occupare anche posti di grande responsabilita' civile considerati fino a quel momento soltanto "maschili" ottenendo non di rado risultati anche migliori. L'apporto dato dalla donna alla Resistenza e' stato spesso insostituibile.
- 1945 Nascono il Centro Femminile Italiano (CIF) che si propone di ottenere la ricostruzione della Patria, devastata dalla guerra e impoverita gia' precedentemente dalla politica ambiziosa di Mussolini, attraverso la giusta valorizzazione delle risorse femminili, e l'Unione Donne Italiane (UDI), propaggine del Partito Comunista, che si propone di coinvolgere attivamente le donne nella vita del Paese. Anche in Italia dopo Svezia (1866), Finlandia (1906), Norvegia (1909), Danimarca (1915), U.R.S.S. (1917), Inghilterra (1918), Stati Uniti (1920) e Francia (1945) fu riconosciuto alle donne il diritto di voto.
- 1950 Viene emanata la prima legge che garantisce la conservazione del posto di lavoro per la lavoratrice madre.
- 1951 Angela Cingolani, democristiana, e' la prima donna sottosegretario d'Italia.
- 1958 E' approvata dal Parlamento, una legge, proposta dalla senatrice Lina Merlin (socialista), in cui si sancisce la chiusura dei bordelli, la legge che aveva lo scopo di eliminare dal Paese la piaga della prostituzione, mostra subito i suoi limiti, infatti la prostituzione dalle famose "case chiuse", si riversa nelle strade, non diminuendo affatto il giro di affari.
- 1959 Nasce il Corpo di Polizia femminile.
- 1961 Le donne possono intraprendere senza piu' ostacoli la carriera della magistratura e della diplomazia.
- 1963 Alle casalinghe viene riconosciuto il diritto alla pensione di invalidita' e vecchiaia.
- 1975 Entra in vigore il nuovo Diritto di famiglia.
- 1976 Per la prima volta in Italia una donna, la democristiana Tina Anselmi, assume la carica di Ministro di un settore piuttosto difficile: quello del Lavoro.
- 1979 Leonilde Jotti (comunista) e' eletta presidente della Camera dei Deputati italiana. La francese Simone Weil , e' eletta presidente del Parlamento Europeo.
E oggi noi che facciamo?? Questa giornata ogni anno, sempre di più, necessita di essere riconfermata: i diritti della donna vengono calpestati e tramortiti in un mondo dove i diritti in genere non vengono rispettati.
Care donne.. la nostra festa è ogni giorno. Penso che i signori maschietti, possano confermarlo.

Cosa cercate?

amore (13) arte (48) bambini (20) benvenuto (4) cocktail (2) cucina (15) cuore (16) donna (15) emotion (42) family (6) fantasia (35) fashion (48) film (9) fotografia (15) futuro (3) gossip (2) io (3) letture (23) life (87) love (2) me (1) moda (64) mostre (22) movie (5) musica (16) passione (24) pensieri (67) Roma (40) rosso (10) stile (9) twitter (2) viaggi (4) vintage (4) vita (3)