Donne, ragazze, femmine.
Il mondo "rosa" è variegato da una infinità di nomignoli che alla fine, vogliono dire solo una cosa. LEI. IO. NOI.
Ma perchè parlare di loro, di me?
E' qualche giorno che mi trovo completamente assorbita dai discorsi biascicati di prima mattina nella metropolitana.
Ragazze truccate troppo per essere mattina, con le code di cavallo tirate, il lettore mp3 nelle orecchie, i leggins e la maglia corta, per mettere in mostra delle curve a volte ancora acerbe, a volte non desiderose di avere tutto quel tessuto elastico intorno. Le guardo facendo finta di leggere e riconosco i risolini e la maniera meccanica di guardarsi le mani con lo smalto sbeccato, tipico di quell'età. Le borse firmate sono piene di libri e stonano con la scarpa da ginnastica di tela logora. Ma è la moda, è il loro momento (così avrebbe detto mia madre). E parlano di un ragazzo che piace a tutte, che sorride ammiccando e del sabato che è arrivato, di una festa ma "papà mi sa che non mi ci manda" e penso alle loro prime sigarette, ai loro balli e ai baci delicati e timidi: ecco che un flash mi riporta nel passato. E continuano a ridere e ora cantano, con quella voce un pò stridula tipica della loro età. E fanno un paio di passi come per ballare dentro il vagone, tanto che le guardano un pò tutte. E le guance non divenatno rosse come sarebbe successo a me, ma si guardano complici e scendono alla prossima fermata.
Torno al mio libro con un sorriso diverso.
Poi dietro di me, iniziano a spingere per entrare, due signore in tailleur e rossetto opaco. Parlano di figli e della casa. I bambini con la febbre, le maestre con i compiti e tutti gli impegni, dal basket al catechismo. Qualche filo bianco qua e la indica che pensano più alla famiglia che a loro stesse, infatti dopo poco argomentano su questo. Su come la vita possa essere cambiata in pochi anni e si danno una pacca sulle spalle dicendosi "che vecchie che siamo"!! E con le borse piene, si dirigono anche loro all'uscita.
E' un mondo sotterraneo, fatto di frasi, profumi e colori.
Finchè non vedo la ragazza incinta. Seduta schiacciata tra due energumeni. La signora impiedi davanti a lei le fa una domanda (ma sono insieme o no??) e poi inizia la discussione con il vicino di posto. "Mia madre aveva 4 figli, pochi soldi e solo una giacca buona, quella che diremo della domenica".. e la ragazza col pancione dice "ma lei, rinuncerebbe a comprare il videogioco a suo figlio, sapendolo infelice perchè lo vuole a tutti i costi?". Lui aggiunge altro (la metro si è riempita nel frattempo e non ho sentito tutto) e con un sorriso si alza, per scendere alla prossima fermata.
Storie di donne e ragazze di mattina. Storie di noi che eravamo, che siamo e che saremo. Ho davvero sorriso molto, fuori e dentro di me.
E continuerò ad ascoltare le storie di tutte quelle che "mi permetteranno di farlo", perchè a volte, io sarò pure impicciona (e qui cade l'aspetto romantico), ma magari non tutti vogliono ascoltare quello che hai da dire quindi (maschietti o femminucce), abbassate la voce!!
Un pò di cose, idee, opinioni e fotografie.. un posto per me e per voi!! Benvenuti e buona lettura!
A lot of things, ideas, opinions and pictures.. a place for me and for you!! Welcome and good reading!
Un montón de cosas, ideas, opiniones y fotos .. un lugar para mí y para ti! Bienvenidos y feliz lectura!
Marta
A lot of things, ideas, opinions and pictures.. a place for me and for you!! Welcome and good reading!
Un montón de cosas, ideas, opiniones y fotos .. un lugar para mí y para ti! Bienvenidos y feliz lectura!
Marta
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Cosa cercate?
amore
(13)
arte
(48)
bambini
(20)
benvenuto
(4)
cocktail
(2)
cucina
(15)
cuore
(16)
donna
(15)
emotion
(42)
family
(6)
fantasia
(35)
fashion
(48)
film
(9)
fotografia
(15)
futuro
(3)
gossip
(2)
io
(3)
letture
(23)
life
(87)
love
(2)
me
(1)
moda
(64)
mostre
(22)
movie
(5)
musica
(16)
passione
(24)
pensieri
(67)
Roma
(40)
rosso
(10)
stile
(9)
twitter
(2)
viaggi
(4)
vintage
(4)
vita
(3)
Nessun commento:
Posta un commento