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Marta

lunedì 28 novembre 2011

Vi presento Joe Black: serata film

Chi non ricorda la faccia d'angelo di Brad Pitt in "Vi presento Joe Black"?? Impossibile essersi scordati quegli occhi penetranti e quella bocca rosa e carnosa. Era proprio un "bambolotto" imbellettato (e con lo smoking nel finale.. senza parole)..
Ieri sera mi sono imbattuta nuovamente in questo film. Ero davvero stanca, ma trovato sulle mie frequenze, non potevo andare a letto così, copertina di pile sulle ginocchia, mi sono messa "in visione".
Lui seduto dall'altra parte del divano con il pc sulle gambe, mi lanciava sguardi di sottecchi e scuteva la testa in segno di dissenso..

Brad Pitt non delude mai nelle sue interpretazioni. Diventando "la morte", riesce ad incarnare in pieno il personaggio, per candore, purezza; impersonifica la più temuta, ineludibile sorte, che attende ogni essere vivente. Ma la rende delicata, come una dolce fine, generosa.
Brava e bella con i suoi occhi penetranti Claire Forlani.
Ovviamente il mio plauso va (soprattutto) a Antony Hopkins! Che dire, straordinario, perfetto, attore di livello assoluto. E' lui che tiene le redini dell'intero film, scandendo i tempi, con un vigore che cresce man mano che la pellicola va avanti. All'inizio è perfetto, durante il film è superbo. Messo in discussione interiore da Joe, uno sconosciuto che irrompe nella sua vita, dicendo "semplicemente" di essere la morte. Un uomo, che pur davanti alla certezza della fine ormai prossima, mantiene la calma, cerca di capire il senso stesso del suo arrivo. E riesce a tirare fuori il meglio di se, proprio allora. Riparare a tutto ciò in cui è mancato nella vita, per la dedizione al lavoro.

Ma torniamo a lui.. Com'è la morte? Come ci si presenta a noi? Brad Pitt ha davvero un incarico difficile. E' bellezza, eleganza, sicurezza, suberbia, ma anche timidezza, romanticismo, compassione e pietà. Ma soprattutto è davvero LEI, che si farà chiamare Joe Black (il nero forse è una delle uniche cose che attribuiamo alla morte), la cosa che trascina via e spezza senza distinzioni vite umane..
Ma nel film, la morte riesce a provare il sentimento più nobile e più prezioso che una persona possa incontrare nella sua vita: l'amore. Amore per la figlia della sua vittima, amore mai conosciuto da un personaggio ritenuto da tutti e da sempre come l'essere più malefico nella vita. Il personaggio-morte diventa complice, aiutante, nonchè braccio destro della sua vittima. Se davvero la morte è così buona, dato che nel finale restituisce, addirittura, il corpo e la vita al giovane Brad Pitt, dal quale l'aveva presa in prestito, forse allora non dovremmo averne così paura..

Sono andata a letto tardi per rivedere il finale, e anticipavo le battute degli attori.. ma un film come questo vale la pena essere rivisto, specie se accanto a te, hai la persona a cui dedichi tutto il tuo amore..

- Joe: "Ma Allison ti ama?"
Quince annuisce
Joe: "Come lo sai?"
Quince: "Perché conosce la cosa peggiore di me, e le sta bene..."
Joe: "Qual è? "
Quince: "No, non è una cosa sola. È un'idea Joe, è solo... Ehm... Come... conoscere i segreti dell'altro, i più profondi, nascosti, segreti"
Joe: "Quelli più profondi e nascosti?!"
Quince: "Sì. E poi si è liberi!"
Joe: "Liberi?!"
Quince: "Si è liberi, liberi di... amarsi l'un l'altro completamente, totalmente, solo... senza paura. Non c'è niente che uno non sappia dell'altro, e va... va bene."
Joe: "Ah..."

- Lo so che ti sembra smielato ma l'amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi. Io ti dico: "Buttati a capofitto! Trovati qualcuno che ami alla follia e che ti ami alla stessa maniera!"
Come trovarlo?
Bè, dimentica il cervello e ascolta il cuore.
Io non sento il tuo cuore perché la verità, tesoro, è che non ha senso vivere se manca questo.
Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente, beh, equivale a non vivere.
Ma devi tentare perché se non hai tentato non hai mai vissuto.

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