Ho letto in varie riviste specializzate che ultimamente sta tornando di moda il vinile e anche il vecchio caro giradischi.
Il vintage torna di moda in tutti i campi. Dall'orologeria alle auto (linee retro), dalle moto all'oggettistica. Più che una moda, credo che sia il fatto di possedere qualcosa di esclusivo.
Chi ama la musica ama la qualità e il calore che un suono pieno del vinile può dare.
Come dire: i nostri genitori senza saperlo erano di moda anche 30 anni fa..
Me lo ricordo vagamente ma molti mi dicono che è inconfondibile il suono della puntina che si posava su un disco, l’emozione racchiusa in quella manciata di fruscianti secondi che annunciavano l’inizio dell’atteso nuovo album del proprio cantante preferito..
Sicuramente prima c'era più gusto nel maneggiare quelle grandi copertine, con il piacere di scoprirne eventuali segreti, spesso divenute icone del tempo e a volte vere e proprie opere d’arte. Ecco questo lo so, va "di moda": le famosissime copertine beatlesiane di Sgt Pepper’s Lonely Heart Club Band (con i suoi presunti misteriosi messaggi) e di Abbey Road (con la mitica strada londinese su cui si affacciano i leggendari studi della Apple e riconosciuta, proprio grazie a quella copertina, patrimonio nazionale britannico) che custodisce gelosamente anche mio fratello, più piccolo di me di qualche anno; oppure quelle dei Rolling Stones firmate da Andy Warhol; o tante altre ancora.. Bhè effetivamente guardarle sotto la plastica di un piccolo compact disk o sul minuscolo schermo di un ipod non dà proprio lo stesso effetto. A parte la dimensione, parliamo proprio di contatto con il materiale, con la carta che odora di colla e colorante.
Eppure proprio nell’epoca degli mp3, il vecchio disco in vinile, scomodo, fragile e bellissimo, si sta prendendo un’inattesa ma meritata rivincita. Stiamo assistendo a un rifiorire di interesse verso questo datato supporto sonoro sia da parte degli artisti che dei consumatori. Spopolano nei nercatini i compratori della domenica che vanno a caccia di un 33 o 45 giri datato. E i discografici provano ad adeguarsi. Ma devono fare i conti con la ridotta capacità produttiva delle poche fabbriche ancora in funzione, intente a soddisfare solo le esigenze di un pubblico digitale. Del resto, come sottolineato dal sito «Digital Music News», nessuno, almeno per il momento, ha intenzione di rischiare reinvestendo in un settore che, nonostante i dati incoraggianti, resta al momento irrilevante. Si teme che possa trattarsi solo di una moda passeggera, un temporaneo amore per il vintage musicale.
Però, c'è sempre un però.. non si tratta solo di "ricordi", perchè non mancano giovani artisti e band che scelgono di pubblicare i propri lavori anche in vinile. Infatti dopo i Beatles lo scorso anno i più venduti sono stati gli album degli Arcade Fire!!!
Qualcuno azzarda che il pubblico, dopo aver già scaricato la musica dalla rete, compri il disco per la bellezza della grafica della copertina, per avere qualcosa da conservare. Altri pensano che avvenga il contrario, visto che ora ci sono giradischi in grado di trasformare il segnale analogico in digitale. Altri, la maggior parte, puntano invece decisamente sulle differenze tecniche.
Non so se questo ritorno segnerà una rinascita del vinile o se tutto rimarrà solo passione per collezionisti. Sicuro il disco di vinile non salverà l’industria discografica, visto che il futuro si prevede completamente online..
Per certe cose non c'è prezzo.. e il vinile è uno di queste. Sicuramente molti se ne saranno disfatti delle vecchie collezioni oppure, come me, si sono trovati quasi incastrati dentro cassette (ultimamente questa è "la moda") di frutta alla ricerca di un titolo vinilico da regalare, per donare quel piccolo piacere che rende così speciale l’ascolto di un album in vinile.
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