Ho approfittato di una bella domenica, per passare delle ore tranquille con me stessa, a leggere nel parchetto dietro casa, col sole in faccia; stando comodamente stravaccata sul divano a piangere per un film che avevo già visto; andando a rovistare con un'amica in un mercatino.
Si si, ho fatto tutte queste cose.
Ma andare con Vale al mercatino dell'usato, mi è proprio piaciuta come cosa. E pensare che quando siamo arrivate, ci siamo proprio divise: io lì e lei là..
Ogni tanto ci faccio un salto, perchè mi piace vedere cosa ha dentro casa la gente (mamma mia quante statuine di Capodimonte e vecchie radio, sedie stile roccocò..) e poter riscoprire anche cose antiche, meglio dire VINTAGE, che potrebbero star bene a casa mia..
Comunque, tra le tante cose, mi sono messa a pensare che cosa potevo portare alla mia mamma (certo che sono passata anche a casa da lei, era la sua festa ieri!!) così, mi sono rimboccata le maniche e sono passata allo scaffale dei libri.
Cercavo un libro che già conoscevo, ma quasi sicuramente, se l'ho letto io l'avrà letto anche lei.. un libro dalla copertina artistica e ispirante (ma erano quasi tutti libri con trame da teenager), allora una storia un pò più interessante, ma.. insomma, troppi SE e tanti MA.
Così ci stavo rinunciando per spostarmi nel settore abbigliamento (anche io mi trovo a portare cose smesse li) quando l'occhio mi cade su una copertina arancione.
SEPULVEDA.
Un libro dolce che è diventato una storia di tutti.
STORIA DI UNA GABBIANELLA E DEL GATTO CHE LE INSEGNÒ A VOLARE.
E più che del libro in se, ero emozionata per il significato che in passato ha avuto questa storia, per me e la mia mamma.
Quando sono partita la prima volta per stare mesi lontana da loro, i miei mi scrissero un biglietto strappalacrime ma pieno d'amore. Dicevano che ero la lora gabbianella e che ora, era arrivato il momento di spiegare le ali e iniziare a volare, da sola..
Ecco perchè non ho esitato neanche un momento e ho preso il libro per regalarlo a mamma.
Gliel'ho portato e ci siamo abbracciate come quando ero piccola, con amore e trasporto.
E ogni anno, mi trovo a fare le sciocca e a recitare la poesia che ci insegnarono all'asilo, quella che la fece piangere e che sempre entrambe porteremo nel cuore..
Bambini dovete sapere
che nel mondo ci sono le fate,
ma non hanno bacchette incantate,
ma sono più buone e più care.
Sapete qual è la fatina
che da sempre vi resta vicina?
Che giunge la mani la sera,
per dire con voi la preghiera?
Nel viso ha un sorriso giocondo,
nel cuore ha un amore profondo
ha il nome più bello del mondo.
E' facile dirlo..
MAMMA!!
Nessun commento:
Posta un commento