
Invader è un artista che lavora in anonimato. Nato nel 1969 a Parigi, è uno dei più importanti e originali street artist internazionali.
Invader è noto soprattutto per i suoi interventi pubblici ispirati all’Arcade Game Space Invaders, creato nel 1978; le sue opere sono legate a pratiche creative di “interferenza”, sono costituite da piccole tesserine colorate che formano un mosaico. La modalità pubblica dei suoi interventi, così come la scelta di icone presenti nelle pratiche e nella memoria collettiva delle generazioni più giovani, fornisce una lettura significativa e originale del nostro patrimonio culturale.

I mosaici raffigurano personaggi degli Space Invaders e di altri videogames dei tardi anni Settanta. Le immagini di questi giochi erano a bassa risoluzione e per questo facilmente riproducibili con la tecnica del mosaico, dove i tasselli raffiguravano i pixel. I tasselli non si alterano e resistono alle intemperie. I mosaici non vengono posizionati ma a caso, ma secondo criteri specifici, estetici, strategici o concettuali. Invader preferisce i luoghi molto frequentati, ma non disdegna anche quelli più nascosti.
Sotto il nome di street art si racchiudono varie modalità d’espressione artistica, accomunate da un fattore: il loro svolgersi per strada, gratuitamente godibili dall’occhio curioso e spensierato del passante. Tag (è il logo, la firma del writer), graffiti, stencil, adesivi, perfino mosaici e disordinazioni segnaletiche invadono ormai le grandi e piccole città, talvolta pungendo di creatività brutti, grigi ed anonimi paesaggi suburbani (e subumani), talvolta invece imbrattando antichi monumenti già martoriati da incuria ed inquinamento.
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