La prima volta che qualcuno di molto giovane ti da del lei provi un brivido ignoto. Un brivido che porta con se un fiume di inquietanti domande interiori. Perchè quel ragazzino mi ha dato del lei? Comincio ad avere una certa età? A lui sono sembrata "grande"? O forse era solo un rarissimo ragazzino eccessivamente educato?
Una volta, ai tempi dei nostri nonni (ma anche dei nostri genitori) le fasce di età erano molto più nette rispetto ad oggi. A 20 anni si era già ampiamente considerati adulti. Sempre attorno a quell'età era quasi obbligatorio (almeno per le donne) sposarsi e fare figli. Per ritrovarsi poi a 35 anni con figli già grandicelli. A 50 anni, senza mezzi termini, ci si considerava già "vecchi"..
E oggi? Oggi i vent'anni non sono che un'aggiunta all'adolescenza: si va all'università, si esce quanto si può, si fanno un pò di casini.., si resta a vivere con i genitori vuoi per motivi di comodità, vuoi per scarsa disponibilità economica.. A sposarsi e fare figli non si pensa nemmeno (tranne rari casi), a trovare un lavoro magari si, anche se la crisi crea grosse difficoltà e si finisce per vedersi appioppare il poco lusinghiero appellativo di BAMBOCCIONI!!!
L'età dell'autosufficienza si alza sempre di più, e anche quando siamo diventati autosufficienti, tendiamo sempre a restare ancora un pò attaccati al mondo delle favole, un pò Peter Pan, continunando a dedicarsi a divertimenti, uscite, discoteche, storie sentimentali palesemente senza domani (questo vuole essere un generico, non solo un MIO specifico caso). E questo lo dico senza pregiudizi, solo con la consapevolezza diq uanto sia vero (e quanti amici ho così..). Fatto sta che la giovinezza è diventata più duratura, e tutti quelli che sono tra i 20 e i 30 anni sembrano non accorgersi del tempo che passa e della vita che cambia..
30 anni: l'inizio del declino??
Questo è un complesso che affligge soprattutto noi donne. Anche se abbiamo 24 anni compiuti appena compiuti, sentiamo che i 25 sono dietro l'angolo, e si sa: una volta compiuti 25 anni ci vuole un attimo ad arrivare ai 30.
E dai 30 anni in poi tutto cambia, tutto comincia a diventare più gravoso. Ripeto: almeno per noi donne. Ti accorgi che non sei più "quella fantastica di una volta", anzi.. cominci ad accusare in maniera più macroscopica le nottate brave (eccerto, se si va a letto alle 23, quanto tempo ci vuole per recuperare una nottata con magari solo 4 o 5 ore di sonno??). Esci di meno, oppure esci come prima, ma ne hai meno voglia! Di andare in palestra non se ne parla (infatti mi sono buttata sullo yoga, io!!).
E poi quel ragazzino! Avrà avuto al massimo 15 anni, sbarbato e con una felpa coloratissima. Quel ragazzino che stamattina in metro, per scendere alla prossima fermata, mi ha dato del lei. Anche se i 30 anni sono ancora lontani (a pochi passi ma lontani..) probabilmente ha capito al volo che ero di un'altra generazione (bha..). Con la sua sola presenza, con il potere di una sola piccolissima parola, mi ha sbattuto in faccia la crudeltà degli anni che passano. E come lui tanti altri ragazzi più giovani di me. Solo che oggi mi sento particolarmente sensibile a questa cosa: tra 2 mesi compio davvero 30 anni e tutti mi sembra che stia cambiando..
Una tragedia? Alt, freniamoci. Non è affatto una tragedia. Infatti come direbbe qualsiasi saggio zen: la vera età di ognuno è quella interiore, e non è mai troppo tardi per essere orgogliose di se stesse.
E poi basta pensare a chi, come Kate Moss, che a trentasei anni, pur con una ricca carriera alle spalle e una figlia piccola, continua a fare bagordi fino al mattino, posa per foto nuda, non ha smesso di fumare, e non si fa un cruccio delle mille rughe lasciatele sul volto dagli eccessi e dal tempo. Non ricorre neanche al chirurgo plastico. Il tutto senza troppi complessi. Ecco, nei momenti di sconforto si potrebbe prendere lei come esempio (magari senza stare stordita tutto il giorno proprio come lei)..
Una volta, ai tempi dei nostri nonni (ma anche dei nostri genitori) le fasce di età erano molto più nette rispetto ad oggi. A 20 anni si era già ampiamente considerati adulti. Sempre attorno a quell'età era quasi obbligatorio (almeno per le donne) sposarsi e fare figli. Per ritrovarsi poi a 35 anni con figli già grandicelli. A 50 anni, senza mezzi termini, ci si considerava già "vecchi"..
E oggi? Oggi i vent'anni non sono che un'aggiunta all'adolescenza: si va all'università, si esce quanto si può, si fanno un pò di casini.., si resta a vivere con i genitori vuoi per motivi di comodità, vuoi per scarsa disponibilità economica.. A sposarsi e fare figli non si pensa nemmeno (tranne rari casi), a trovare un lavoro magari si, anche se la crisi crea grosse difficoltà e si finisce per vedersi appioppare il poco lusinghiero appellativo di BAMBOCCIONI!!!
L'età dell'autosufficienza si alza sempre di più, e anche quando siamo diventati autosufficienti, tendiamo sempre a restare ancora un pò attaccati al mondo delle favole, un pò Peter Pan, continunando a dedicarsi a divertimenti, uscite, discoteche, storie sentimentali palesemente senza domani (questo vuole essere un generico, non solo un MIO specifico caso). E questo lo dico senza pregiudizi, solo con la consapevolezza diq uanto sia vero (e quanti amici ho così..). Fatto sta che la giovinezza è diventata più duratura, e tutti quelli che sono tra i 20 e i 30 anni sembrano non accorgersi del tempo che passa e della vita che cambia..
30 anni: l'inizio del declino??
Questo è un complesso che affligge soprattutto noi donne. Anche se abbiamo 24 anni compiuti appena compiuti, sentiamo che i 25 sono dietro l'angolo, e si sa: una volta compiuti 25 anni ci vuole un attimo ad arrivare ai 30.
E dai 30 anni in poi tutto cambia, tutto comincia a diventare più gravoso. Ripeto: almeno per noi donne. Ti accorgi che non sei più "quella fantastica di una volta", anzi.. cominci ad accusare in maniera più macroscopica le nottate brave (eccerto, se si va a letto alle 23, quanto tempo ci vuole per recuperare una nottata con magari solo 4 o 5 ore di sonno??). Esci di meno, oppure esci come prima, ma ne hai meno voglia! Di andare in palestra non se ne parla (infatti mi sono buttata sullo yoga, io!!).
E poi quel ragazzino! Avrà avuto al massimo 15 anni, sbarbato e con una felpa coloratissima. Quel ragazzino che stamattina in metro, per scendere alla prossima fermata, mi ha dato del lei. Anche se i 30 anni sono ancora lontani (a pochi passi ma lontani..) probabilmente ha capito al volo che ero di un'altra generazione (bha..). Con la sua sola presenza, con il potere di una sola piccolissima parola, mi ha sbattuto in faccia la crudeltà degli anni che passano. E come lui tanti altri ragazzi più giovani di me. Solo che oggi mi sento particolarmente sensibile a questa cosa: tra 2 mesi compio davvero 30 anni e tutti mi sembra che stia cambiando..
Una tragedia? Alt, freniamoci. Non è affatto una tragedia. Infatti come direbbe qualsiasi saggio zen: la vera età di ognuno è quella interiore, e non è mai troppo tardi per essere orgogliose di se stesse.
E poi basta pensare a chi, come Kate Moss, che a trentasei anni, pur con una ricca carriera alle spalle e una figlia piccola, continua a fare bagordi fino al mattino, posa per foto nuda, non ha smesso di fumare, e non si fa un cruccio delle mille rughe lasciatele sul volto dagli eccessi e dal tempo. Non ricorre neanche al chirurgo plastico. Il tutto senza troppi complessi. Ecco, nei momenti di sconforto si potrebbe prendere lei come esempio (magari senza stare stordita tutto il giorno proprio come lei)..
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