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Marta

martedì 24 aprile 2012

Lettera di un padre alla figlia - da Parole Note

Anche quest'anno abbiamo comprato il cd di Parole Note, che dopo aver consumato il primo, non potevamo esimerci dal secondo. E' fisso nello stereo in cucina e quando non hai voglia di mettere la radio, vai e ti spari un pò di sana cultura con bella musica.
Ma cos'è PAROLE NOTE? E' un progetto discografico che unisce la musica, la poesia e la prosa.
Una miscela trattata in modo innovativo: la convincente interpretazione di alcuni fra i più validi e noti artisti italiani e non solo, FIORELLO, JOHN TURTURRO, ALESSANDRO GASSMAN, FRANCO BATTIATO, CLAUDIA GERINI, GIUSEPPE BATTISTON, CLAUDIO SANTAMARIA, FILIPPO TIMI, RICCARDO ROSSI, CLAUDIA PANDOLFI ha permesso di dare ad ogni singolo pezzo un proprio particolare carattere.
Inoltre sono presenti un campione vocale di TIZIANO TERZANI e un monologo tratto dal film QUINTO POTERE.
Questo II volume comprende anche alcune partecipazioni speciali per quanto riguarda la musica: BLOODY BEETROOTS, STYLOPHONIC, DJ ALADYN, SATURNINO E PAOLO ROSSATO.
In “Parole Note” la musica non ha il semplice compito di accompagnare le letture, ma ne è parte integrante, permettendo così ad ogni singola traccia di diventare una vera e propria “canzone”.

Così tra le tante, la traccia più sentita è sicuramente LETTERA DI UN PADRE ALLA FIGLIA, interpretata da Riccardo Rossi. E' commuovente ma delicata, una lettera che vorrei fosse stata scritta per me, ma anche no, perchè mio padre non lo vedo ancora coma un vecchio solo..
Ma leggiamola insieme e poi, la commentiamo..
Oggi parliamo bene di un uomo che non viene considerato molto, ma che a un certo punto della sua vita NON ha preso una decisione e ha fatto comunque un figlio, o magari meglio per lui, una figlia, ed è a questa ragazza che vorrei parlare...
Quando parliamo di quest'uomo che ci conosce un po' meglio solo da grandi dobbiamo considerare sempre il fatto che parliamo di un bambino che diventa ragazzo e poi uomo suo malgrado, ma non diventa mai adulto e tutte le cose della vita gli cadono addosso anche se lui non vorrebbe, perché sa di doverle affrontare senza sapere come.
È quell'uomo che a volte non ha un posto dove stare a casa, perché torna sempre per ultimo, e solo da vecchio lo trovi sempre sulla poltrona con un giornale e ti farà finalmente tenerezza: perché tuo padre è quell'uomo che ti ha insegnato ad andare in bicicletta tenendoti il sellino da dietro per non farti cadere.
È quell'uomo del quale ti ricordi solo all'ultimo momento di farti una foto con lui ai tuoi compleanni e se invece al suo ti scordi di fargli gli auguri non ci rimarrà male perché lui lo sa che non l'hai fatto apposta.
Sappi che quell'uomo, quando uscirai per la prima volta con un ragazzo, non dormirà tutta la notte aspettando il tuo ritorno, e il giorno dopo non ti chiederà come è andata non perché non gli interessa ma perché ha paura che tu ti sia trovata bene con un ragazzo che con te non c'entra niente.
È quell'uomo che quando trovi una sua foto da giovane, ti sembra sempre fichissimo e ti dispiace di non averlo conosciuto allora quando faceva lo scemo con tua madre.
È un uomo che ogni volta che esce con la macchina spera che piova per incontrarti e darti un passaggio.
Tuo padre è quell'uomo che quando tornavi troppo tardi ti sgridava ma dentro ti voleva solo abbracciare.
È quell'uomo che può litigare con chiunque per tutta la vita ma con te vorrà sempre fare pace in un attimo perché è quell'uomo che ti amerà come non ha mai amato niente nella sua vita.
Tuo padre è quell'uomo che quando ti sposerai compierà l'ultimo sacrificio che la vita gli chiede: portarti all'altare e guardarti da dietro mentre ti lascia la mano...
E ricordati, cara figlia mia, che se una volta, quando sarai una donna, dovessi attraversare un momento difficile in cui ti sentirai sola come mai ti è successo e non troverai nessuno accanto, dovrai girare la testa per guardare dietro di te.
E troverai un uomo solo.
Tuo padre. 
Ogni volta che la sento mi esce una lacrima, proprio li, all'angolo dell'occhio e dico COM'è VERO!! Mio padre è il primo a farmi gli auguri ma, non si aspetta una foto dietro la torta e se non gli facciamo noi gli auguri, sa che avremo modo per festeggiare comunque, ogni giorno.
Mi ha insegnato ad andare in bici, a guidare, a prendermi le mie responsabilità e spero, che un giorno mi porti all'altare.
Mio padre da giovane con la giacca di pelle e i pantaloni a zampa, con la sigaretta in bocca e la chitarra in mano..
E già, se ti avessi conoscoiuto allora papà..

Ps: scrivo e piagnucolo. Sono sentimentale, lo sapete..

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