La parola per i prossimi due mesi sarà OBIETTIVO. Non è quello della macchina fotografica, ma uno che mi prefiggerò.
Mentre leggevo il libro "Progetto felicità", tra un capitolo e l'altro ho cercato di mettere in pratica quello che suggeriva la scrittrice, trovando giovamento e riuscendo ad essere davvero più serena.
Poi però, mi sono arenata, come una balena sulla spiaggia. L'esempio è proprio calzante. Mi sono adagiata con il peso dei miei pensieri, dei "problemi" e delle noie. Non l'ho detto, ma ho pensato "basta".
Eh no. Ci vuole una scossa o l'elettroencefalogramma si appiattisce.
Sfoglio velocemente le pagine e quasi con casualità e fatalità, mi cade l'occhio su quello che farò.
Trovarmi un OBIETTIVO per i prossimi due mesi, propormi nell'ambito delle cose che mi piace fare e che riesco a fare, un tema da portare avanti, con studio, scrittura e tanta vitalità.
Ho un pò di idee, devo solo mettermi davanti ad un foglio e disegnare o scrivere dove voglio andare. Preferisco mettere per iscritto e di mio pugno alcune cose, perchè mi sembrano più reali e mi rimangono più in testa.
Bene. So che devo seguire un percorso e anche se non arriverò ad un risultato finale preciso, devo poter dire di averci provato e soprattutto, di averlo fatto per me e per continuare a stimolare la mia voglia di fare, di propormi e di essere felice.
Il percorso senza mete è più stimolante, porta quell'eterno viaggio dentro noi stessi a soluzioni impensate, dove la felicità è solo un preambolo che ci aiuta ad andare oltre...:-D
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