Donne, ragazze, femmine.
Il mondo "rosa" è variegato da una infinità di nomignoli che alla fine, vogliono dire solo una cosa. LEI. IO. NOI.
Ma perchè parlare di loro, di me?
E' qualche giorno che mi trovo completamente assorbita dai discorsi biascicati di prima mattina nella metropolitana.
Ragazze truccate troppo per essere mattina, con le code di cavallo tirate, il lettore mp3 nelle orecchie, i leggins e la maglia corta, per mettere in mostra delle curve a volte ancora acerbe, a volte non desiderose di avere tutto quel tessuto elastico intorno. Le guardo facendo finta di leggere e riconosco i risolini e la maniera meccanica di guardarsi le mani con lo smalto sbeccato, tipico di quell'età. Le borse firmate sono piene di libri e stonano con la scarpa da ginnastica di tela logora. Ma è la moda, è il loro momento (così avrebbe detto mia madre). E parlano di un ragazzo che piace a tutte, che sorride ammiccando e del sabato che è arrivato, di una festa ma "papà mi sa che non mi ci manda" e penso alle loro prime sigarette, ai loro balli e ai baci delicati e timidi: ecco che un flash mi riporta nel passato. E continuano a ridere e ora cantano, con quella voce un pò stridula tipica della loro età. E fanno un paio di passi come per ballare dentro il vagone, tanto che le guardano un pò tutte. E le guance non divenatno rosse come sarebbe successo a me, ma si guardano complici e scendono alla prossima fermata.
Torno al mio libro con un sorriso diverso.
Poi dietro di me, iniziano a spingere per entrare, due signore in tailleur e rossetto opaco. Parlano di figli e della casa. I bambini con la febbre, le maestre con i compiti e tutti gli impegni, dal basket al catechismo. Qualche filo bianco qua e la indica che pensano più alla famiglia che a loro stesse, infatti dopo poco argomentano su questo. Su come la vita possa essere cambiata in pochi anni e si danno una pacca sulle spalle dicendosi "che vecchie che siamo"!! E con le borse piene, si dirigono anche loro all'uscita.
E' un mondo sotterraneo, fatto di frasi, profumi e colori.
Finchè non vedo la ragazza incinta. Seduta schiacciata tra due energumeni. La signora impiedi davanti a lei le fa una domanda (ma sono insieme o no??) e poi inizia la discussione con il vicino di posto. "Mia madre aveva 4 figli, pochi soldi e solo una giacca buona, quella che diremo della domenica".. e la ragazza col pancione dice "ma lei, rinuncerebbe a comprare il videogioco a suo figlio, sapendolo infelice perchè lo vuole a tutti i costi?". Lui aggiunge altro (la metro si è riempita nel frattempo e non ho sentito tutto) e con un sorriso si alza, per scendere alla prossima fermata.
Storie di donne e ragazze di mattina. Storie di noi che eravamo, che siamo e che saremo. Ho davvero sorriso molto, fuori e dentro di me.
E continuerò ad ascoltare le storie di tutte quelle che "mi permetteranno di farlo", perchè a volte, io sarò pure impicciona (e qui cade l'aspetto romantico), ma magari non tutti vogliono ascoltare quello che hai da dire quindi (maschietti o femminucce), abbassate la voce!!
Un pò di cose, idee, opinioni e fotografie.. un posto per me e per voi!! Benvenuti e buona lettura!
A lot of things, ideas, opinions and pictures.. a place for me and for you!! Welcome and good reading!
Un montón de cosas, ideas, opiniones y fotos .. un lugar para mí y para ti! Bienvenidos y feliz lectura!
Marta
A lot of things, ideas, opinions and pictures.. a place for me and for you!! Welcome and good reading!
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Marta
venerdì 30 marzo 2012
mercoledì 28 marzo 2012
Non mettete ostacoli davanti ad una donna affamata.
E' vero.
Si, l'ho scritto io "Non mettete ostacoli davanti ad una donna affamata". E vi state chiedendo il perchè..
Per quanto sembri una perfetta magrolina con taglia 38, effettivamente, so essere alquanto voracina.
In ufficio da un paio di giorni, si sta mettendo tutto sottosopra e ogg, è arrivato il momento di smembrare il parquet. Già la mia scrivania è stata lasciata in balia di polvere e scatoloni e, la mia nuova postazione è nell'altra stanza. Ho il pc completo, l'agenda, il calendario e il portapenne. Il resto, è rimasto tutto chiuso nei casseti della scrivania.
Ieri mattina per il mio break "quatta quatta" sono andata a prendermi una merendina (si, ho il cassetto con le merendine e i succhi di frutta.. che ci posso fareeeeee) e me la sono mangiata in silenzio davanti al pc. Stamattina invece, vado dillà a prendere delle cose e.. VEDO CATASTE DI LEGNO appoggiate in qualsiasi lato e direzione del mio bel tavolo. Sgrano gli occhi e il parquettista mi fa "credo che per oggi, rimarrà tutto chiuso dentro".
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! Sorrido, dico "andrò dopo a prendermi il caffè visto che hai chiuso la mia merenda" (proprio così, M-E-R-E-N-D-A).. e vado vi a triste.
Poi, verso l'ora X, sono tutti fuori (pire il parquettista è uscito a fumare una sigaretta per strada) e.. mi intrufolo e TA DAN.. Ecco che riesco ad aprire il cassetto e a infilare la mano per prendere QUALSIASI COSA.
Ovviamente ho mangiato con così tanto gusto la mia "barretta zero zuccheri-basso calorie", che sembrava non finire mai.
Ecco perchè: non mettetemi davanti ostacoli, se vedete che sono affamata..
NB: questo aneddoto è reale, successo circa alle ore 11 di questa mattina. Ora che ho anche fatto pranzo sono consapevole che sono una psicopatica :-)
martedì 27 marzo 2012
Arte a Roma: le Gallerie
A Roma ci sono tanti spazi culturali "ufficiali" e una miriade di gallerie d'arte private, che mettono in mostra il meglio del contemporaneo. La peculiarità è occuparsi di artisti e/o fotografi che possano presenziare alla mostra (almeno all'inaugurazione), lasciando tutti a bocca aperta con performance o work in site.
Ma ecco la mia scelta tra le mostre che ci sono ora in giro..
Wunderkammern
Fino al 26/04
Mark Jenkins ha lavorato a Roma interpretando i Living Layers attraverso il suo intervento artistico; la mostra che ha come intento quello di attivare una reazione estranea ai modi convenzionali, inedita e personale dal punto di vista percettivo e emotivo, attraverso la creazione di sceneggiature urbane per interpretare il patrimonio culturale di Roma. Mark Jenkins è noto per le sue sculture definite dalla critica iper-reali che hanno letteralmente popolato le città di tutto il mondo. Una teatralità urbana che colpisce nell’intimità il passante.
CO2 contemporary art
Fino al 05/05
Un progetto, curato da Ludovico Pratesi, che mette in mostra 12 artisti italiani: Salvatore Arancio, Francesco Arena, Francesco Barocco, Sergio Breviario, Chiara Camoni, Francesco Carone, Giulio Delvè, Ettore Favini, Francesco Mernini, Marco Morici, Giovanni Oberti, Luca Trevisani.
One Piece Art
Fino al 24/04
Otto autori trattano un tema a lungo affrontato nella Storia della Fotografia che si è confrontata con il Corpo e il Nudo adottando scelte linguistiche differenti. La mostra propone opere che mettono in scena la nudità attraverso non solo la sensualità delle forme, ma anche con autenticità di carattere.
Art Forum Würth Capena
Fino al 08/09
La coppia di artisti costituita dal bulgaro Christo e da sua moglie Jeanne-Claude (1935-2009) è nota al pubblico internazionale particolarmente per azioni artistiche di impacchettamento. In esposizione una nutrita selezione di opere, tra cui oggetti, collage e disegni appartenenti alla Collezione Würth.
venerdì 23 marzo 2012
La borsa regna sovrana
Avete mai davvero guardato in fondo ad una borsa da donna?
Avete sicuramente scoperto cose inimagginabili.
Che differenza c'è tra una borsa normale (la mia) o quella di Mary Poppins? Praticamente nulla.
Fanno 40° col sole? Sicuro ci sarà l'ombrello.
Avete in mente d andare in giro tutto il giorno? Non posso mancare i trucchi (ogni tanto bisogna andare al restauro), i fazzoletti, un pettine, cerotti (nel caso di scarpe più fastidiose), un mp3 (se si sta in giro, magari si passa molto tempo sui mezzi), occhiali da sole, una shopper di tela (metti caso che faccio in tempo, vado pure al supermercato..) e altre cosette.
Io stamattina ho cambiato borsa e svuotando il contenuto sul divano (si si, proprio a pioggia) sono incappata in caramelle incartate e no di vari tipi, scontrini e numeretti per le code alle poste e supermercato, assorbenti, penne varie, porta badge vuoto (dell'ufficio), un burrocacao che non trovavo dal vecchio millennio, attaches e un paio di post-it accartocciati.
Insomma, ci piace proprio tanto avere tutto "a portata di mano". Soprattutto perchè le borse sono gli accessori preferiti dalle donne, hanno la capacità (le borse) di cambiare lo stile di un abito. Un tempo erano le scarpe in vetta alla classifica dei desideri, ma da un pò di tempo a questa parte, sono le borse le regine incontrastate.
Oversized, king size, jumbo, extra large: questi sono solo alcuni dei tanti termini usati per indicare le designer bags di ultima generazione, quelle enormi e realizzate in materiali pregiati.
Certo le borse grandi non sono una novità: Hermès creò la “Kelly” appositamente per la principessa di Monaco che desiderava nascondere ai paparazzi i segni della sua gravidanza, mentre la “Birkin” fu ideata dalla stessa firma per l’attrice francese Jane Birkin, disperata perchè non riusciva a trovare una borsa abbastanza capiente per contenere tutto ciò di cui aveva bisogno.
Tra i tanti modelli, spicca per praticità e bellezza la forma shopper. Con la stagione estiva torna a farsi vivo questo modello che mette d'accordo un po' tutte, grazie alla sua linea semplice e lineare. E' la forma che più si presta ad essere declinata nei mille colori.
Tanti sono i brands che propongono questo modello, tra i più apprezzati ci sono quelli di MICHAEL KORS, STELLA MC CARTNEY, BALENCIAGA, BORBONESE, MARC JACOBS, CELINE, BOTTEGA VENETA, PUCCI..
Ci sono anche tanti marchi, non famosi, che usando materiali top e design alternativi, possono conquistare il cuore di qualcuna di voi.
Un consiglio per chi deciderà di cedere al fascino delle borse extra-large: comprare dei modelli pratici che abbiano scomparti separati e permettano di pescare fuori dalla borsa chiavi, cellulare e portafogli con facilità oppure (come me), prendere delle sacchette-borsette per mettere dentro tutte le cose di piccole dimensioni.
Avete sicuramente scoperto cose inimagginabili.
Che differenza c'è tra una borsa normale (la mia) o quella di Mary Poppins? Praticamente nulla.
Fanno 40° col sole? Sicuro ci sarà l'ombrello.
Avete in mente d andare in giro tutto il giorno? Non posso mancare i trucchi (ogni tanto bisogna andare al restauro), i fazzoletti, un pettine, cerotti (nel caso di scarpe più fastidiose), un mp3 (se si sta in giro, magari si passa molto tempo sui mezzi), occhiali da sole, una shopper di tela (metti caso che faccio in tempo, vado pure al supermercato..) e altre cosette.
Io stamattina ho cambiato borsa e svuotando il contenuto sul divano (si si, proprio a pioggia) sono incappata in caramelle incartate e no di vari tipi, scontrini e numeretti per le code alle poste e supermercato, assorbenti, penne varie, porta badge vuoto (dell'ufficio), un burrocacao che non trovavo dal vecchio millennio, attaches e un paio di post-it accartocciati.
Insomma, ci piace proprio tanto avere tutto "a portata di mano". Soprattutto perchè le borse sono gli accessori preferiti dalle donne, hanno la capacità (le borse) di cambiare lo stile di un abito. Un tempo erano le scarpe in vetta alla classifica dei desideri, ma da un pò di tempo a questa parte, sono le borse le regine incontrastate.
Oversized, king size, jumbo, extra large: questi sono solo alcuni dei tanti termini usati per indicare le designer bags di ultima generazione, quelle enormi e realizzate in materiali pregiati.
Certo le borse grandi non sono una novità: Hermès creò la “Kelly” appositamente per la principessa di Monaco che desiderava nascondere ai paparazzi i segni della sua gravidanza, mentre la “Birkin” fu ideata dalla stessa firma per l’attrice francese Jane Birkin, disperata perchè non riusciva a trovare una borsa abbastanza capiente per contenere tutto ciò di cui aveva bisogno.
Tra i tanti modelli, spicca per praticità e bellezza la forma shopper. Con la stagione estiva torna a farsi vivo questo modello che mette d'accordo un po' tutte, grazie alla sua linea semplice e lineare. E' la forma che più si presta ad essere declinata nei mille colori.
Tanti sono i brands che propongono questo modello, tra i più apprezzati ci sono quelli di MICHAEL KORS, STELLA MC CARTNEY, BALENCIAGA, BORBONESE, MARC JACOBS, CELINE, BOTTEGA VENETA, PUCCI..
Ci sono anche tanti marchi, non famosi, che usando materiali top e design alternativi, possono conquistare il cuore di qualcuna di voi.
Balenciaga |
Alviero Martini |
Marc Jacobs |
Un consiglio per chi deciderà di cedere al fascino delle borse extra-large: comprare dei modelli pratici che abbiano scomparti separati e permettano di pescare fuori dalla borsa chiavi, cellulare e portafogli con facilità oppure (come me), prendere delle sacchette-borsette per mettere dentro tutte le cose di piccole dimensioni.
mercoledì 21 marzo 2012
L'ora estiva
Eccoci finalmente con LA PRIMAVERA!!
Oggi è ufficialmente il primo giorno della stagione e anche se le temperature sono un pò più miti da qualche giorno, oggi vale la pena di "festeggiare".
Però amici, non scordiamoci che oltre al calore e ai fiori, ci sarà anche il cambio dell'ora. Infatti domenica 25 dobbiamo spostare gli orologi un'ora avanti, al fine di avviare l'ora legale. Assicurati di modificare i dispositivi o si potrebbe essere un'ora di ritardo per qualsiasi cosa quel giorno!
Ecco qualcosa per farci sentire meglio:
martedì 20 marzo 2012
Spot su MARIMEKKO
Stamattina ho aperto Google e.. ecco la Primavera vista da Marimekko.
Ma vediamo di scoprire qualcosa in più di questo brand.
Marimekko è una marca finlandese che si occupa in particolar modo di tessili e abbigliamento ed è, famoso per le sue originali stampe e i colori.
La compagnia disegna e crea abbigliamento di qualità, tessili per l'arredamento d'interni, così come borse e accessori. Le fantasie dal gusto nordico, fresche e colorate si addicono perfettamente a tutti coloro che vogliono una vita sempre allegra e piena di colore.
Colori vivaci e modelli su larga scala hanno reso Marimekko capostipide di uno stile d'avanguardia, fin dal 1950. Alcuni modelli innovativi e audaci hanno portato Marimekko ai piani alti nel mondo del design contemporaneo. Ancora una volta in cima alla scala moda, lo stile unico di Marimekko si diffonde attraverso le varie generazioni.
Negli anni Sessanta, anni degli abiti a trapezio e dell’emancipazione della donna, arrivava da Londra e da Parigi la moda provocatoria; contemporaneamente uno stile più convincente arrivava dal profondo nord dell’Europa.
I piccoli stravolginemnti della moda anticipano o seguono, le grandi rivoluzioni del costume. Quindi si trattava di una emancipazione sartoriale e insieme culturale: il rapporto più naturale con il corpo e la sessualità, si traduceva in abiti di una semplicità elementare: tuniche, sacchi, vestagliette e impermeabili cerati.
A far la differenza erano le stampe, onnipresenti, di una geometria primaria e innocente come nei disegni dei bambini, astratte, coloratissime: era qualcosa di completamente diverso. L’unione di design puro e fantasia fu la famosa goccia che fece traboccare il vaso (di idee). Marimekko esprimeva una visione democratica della moda nella quale la creatività non si traduceva in un vestito-trappola, ma in una cosa facile e svelta come una uniforme: una tela da indossare. Al vestito si poteva pure abbinare la biancheria per la casa (tovaglie, lenzuola, cuscini), così lo stile diventava lifestyle.Ma vediamo di scoprire qualcosa in più di questo brand.
Marimekko è una marca finlandese che si occupa in particolar modo di tessili e abbigliamento ed è, famoso per le sue originali stampe e i colori.
La compagnia disegna e crea abbigliamento di qualità, tessili per l'arredamento d'interni, così come borse e accessori. Le fantasie dal gusto nordico, fresche e colorate si addicono perfettamente a tutti coloro che vogliono una vita sempre allegra e piena di colore.
Colori vivaci e modelli su larga scala hanno reso Marimekko capostipide di uno stile d'avanguardia, fin dal 1950. Alcuni modelli innovativi e audaci hanno portato Marimekko ai piani alti nel mondo del design contemporaneo. Ancora una volta in cima alla scala moda, lo stile unico di Marimekko si diffonde attraverso le varie generazioni.
Negli anni Sessanta, anni degli abiti a trapezio e dell’emancipazione della donna, arrivava da Londra e da Parigi la moda provocatoria; contemporaneamente uno stile più convincente arrivava dal profondo nord dell’Europa.
I piccoli stravolginemnti della moda anticipano o seguono, le grandi rivoluzioni del costume. Quindi si trattava di una emancipazione sartoriale e insieme culturale: il rapporto più naturale con il corpo e la sessualità, si traduceva in abiti di una semplicità elementare: tuniche, sacchi, vestagliette e impermeabili cerati.
Marimekko viene fondata nel 1951 a Helsinki da Viljo Ratia, industriale tessile, e dalla moglie Armi, dalla quale deriva il nome: Mari, anagramma di Armi, e Mekko, ovvero vestito. È a lei che si deve l’idea di invitare artisti a creare disegni esclusivi, e di produrre una linea di abiti molto semplici per mostrare il potenziale d’uso delle stoffe stampate. Nel 1953 si unisce la designer Vuokko Eskolin- Nurmesiemi, rigorosa e radicale, e il resto è storia.
Marimekko, ieri e oggi è un’espressione di ottimismo intelligente. Rappresenta la voglia di trasformare il vestito in un oggetto artistico senza farlo diventare "carnevalesco".
Marimekko è anche uno dei primi progetti di design totale, che unifica abito e habitat in uno scambio continuo. Nella moda è diventato a suo modo un classico (la tipologia è stata copiata dal marchio Marni e in parte da Desigual, che ha trasferito la formula nello streetstyle).
Però Marimekko ha qualcosa di inimitabile: il misto di razionalismo e gioco.
venerdì 16 marzo 2012
30 anni e non sentirli
Signori e signore,
oggi è il giorno.
Quello per cui scrivevo un paio di mesi fa.
Oggi divento davvero grande (per l'anagrafe forse..).
Oggi è il mio compleanno.
Oggi compio 30 anni!!
Così, ho la stessa età di Kate Middleton; ho l'età dei Mondiali di Calcio vinti in Spagna e anche, l'età di Radio Deejay.
Insomma, non sono l'unica 30 enne famosa, per me oggi oggi c'è solo una cosa importante: IO.
Ho ricevuto tante chiamate e messaggi, email e telefonate speciali.
Ma all'infuori di questo, sono FELICE per taaaaaante cose, per come questo ultimo anno sia cambiato.
E soprattutto, sono felice che anche avendo 30 anni, me ne sento comunque 19.
Tanti auguri a meeeeeeee!!
oggi è il giorno.
Quello per cui scrivevo un paio di mesi fa.
Oggi divento davvero grande (per l'anagrafe forse..).
Oggi è il mio compleanno.
Oggi compio 30 anni!!
Così, ho la stessa età di Kate Middleton; ho l'età dei Mondiali di Calcio vinti in Spagna e anche, l'età di Radio Deejay.
Insomma, non sono l'unica 30 enne famosa, per me oggi oggi c'è solo una cosa importante: IO.
Ho ricevuto tante chiamate e messaggi, email e telefonate speciali.
Ma all'infuori di questo, sono FELICE per taaaaaante cose, per come questo ultimo anno sia cambiato.
E soprattutto, sono felice che anche avendo 30 anni, me ne sento comunque 19.
Tanti auguri a meeeeeeee!!
mercoledì 14 marzo 2012
Uso intelligente dei social network..
Sono giorni impegnati per me questi..
Corro da una parte all'altra, scrivo, lavoro, esco, yoga, lavatrice, lavoro, guide, bambini, cena, post..
Ecco, un breve riassunto.
Scherzi a parte, in questi giorni sto lavorando sul lato pubblicitario del mio lavoro, ovvero il Rome Free Walking Tour: con i miei compagni/colleghi stiamo cercando di impadronirci del web, per far in modo che la nostra visibilità cresca (e vengano più turisti..).
Se anche voi volete vedere di che si tratta potete cliccare direttamente su questi link:
- Facebook;
- Twitter;
- Linkedin;
- TripAdvisor;
- Stay.com;
Un grazie partciolare va a Turista di Mestiere per aver scritto un articolo proprio carino su di noi.. è davvero molto interessante sia il suo blog sia il modo con cui tratta ogni argomento. Grazie. Ma ecco dove ci trovate tra i suoi post: RFWT.
Per il resto, sempre la stessa vita.
E voi, volete mandare un pò in giro queste info?? Dai cliccate, andate su Fb a mettere LIKE, twittate.. chi più ne ha, più ne metta!!
Corro da una parte all'altra, scrivo, lavoro, esco, yoga, lavatrice, lavoro, guide, bambini, cena, post..
Ecco, un breve riassunto.
Scherzi a parte, in questi giorni sto lavorando sul lato pubblicitario del mio lavoro, ovvero il Rome Free Walking Tour: con i miei compagni/colleghi stiamo cercando di impadronirci del web, per far in modo che la nostra visibilità cresca (e vengano più turisti..).
Se anche voi volete vedere di che si tratta potete cliccare direttamente su questi link:
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Un grazie partciolare va a Turista di Mestiere per aver scritto un articolo proprio carino su di noi.. è davvero molto interessante sia il suo blog sia il modo con cui tratta ogni argomento. Grazie. Ma ecco dove ci trovate tra i suoi post: RFWT.
Per il resto, sempre la stessa vita.
E voi, volete mandare un pò in giro queste info?? Dai cliccate, andate su Fb a mettere LIKE, twittate.. chi più ne ha, più ne metta!!
venerdì 9 marzo 2012
L'oroscopo del venerdì
Come ogni venerdì, mi dedico pochi minuti alla lettura dell'oroscopo. Si, a volte mi capita di farlo giornalmente (magari a fine giornata, solo per vedere se qualcosa si è avverato), ma il venerdì è "un rito". Anche perchè, visto che un amico mi definisce "una pesciolina negativa", ogni venerdì mando anche a lui l'oroscopo e insieme discutiamo di quello che ci aspetta in settimana.
Ecco. Io non leggo un oroscopo qualsiasi, ma leggo quello di Rob Brezsny. Chiamare Brezney astrologo è riduttivo. Non solo di astrologia nelle sue considerazioni c'è ben poco ma, il suo oroscopo è pieno di pillole di saggezza ed è divertente.
Settimanalmente su Internazionale Brezsny parla a tutti noi con la sua serafica vena filosofica che, sorridendo pompa l'ego e siamo pronti ad affrontare la settimana con più entusiasmo.
Non solo per me, ma questo oroscopo è un cult: è letto in tutto il mondo e la'utore ha milioni di fan.
Ma poi.. perché continuiamo a leggere l’Oroscopo? Quale può essere il motivo che spinge le persone a chiedersi: chissà cosa dice il mio segno, oggi che mi aspetta?
L’Oroscopo è anche fare cultura, è un momento per riflettere.
Inoltre sono dei piccoli racconti su misura, perché hanno una taglia unica, che va bene a tutti, per calmare quell’ansia nascosta in ognuno di noi, quel bisogno di essere parte di una comunità. Soprattutto noi sappiamo sempre che quello che viene scritto nell'oroscopo SIA PROPRIO PER NOI (sappiamo.. crediamo fortemente che sia così, per farlo combaciare con eventi personali vissuti..). Chi legge l’oroscopo può essere colto, come ignorante, ricco o povero, credente o laico. Ognuno ha una sua religione e anche se non ci crede fino in fondo, è bello pensare che qualcuno, magari il tuo astrologo preferito, crede di sapere che la tua sarà una buona settimana. Però.. se la vita di una persona non è condizionata dai suoi geni, per quale motivo dovrebbe subire l'influsso di stelle lontane, e oltretutto imprecise, di stelle più letterarie che astronomiche? Realmente, che cosa stiamo cercando? Non il futuro, e nemmeno il passato mitico e magico, ma semplicemente il presente.
Leggere l'oroscopo ci fa sentire in parte tranquilli che quello che succede forse è solo casuale, perchè "le stelle hanno detto altro".. quando invece ad essere casuale è tutta la nostra vita. Pensiamo e agiamo così velocemente che neanche c'è il tempo di far spostare le stelle, per predirre qualcosa di nuovo!!
Nel frattempo.. ecco quello che dice del mio segno Brezsny (io consiglio a tutti di leggere anche gli altri segni, ci sono veramente delle cose divertenti e poi, non se ne potrà più fare a meno..):
Pesci: 19 febbraio - 20 marzo
Ecco. Io non leggo un oroscopo qualsiasi, ma leggo quello di Rob Brezsny. Chiamare Brezney astrologo è riduttivo. Non solo di astrologia nelle sue considerazioni c'è ben poco ma, il suo oroscopo è pieno di pillole di saggezza ed è divertente.
Settimanalmente su Internazionale Brezsny parla a tutti noi con la sua serafica vena filosofica che, sorridendo pompa l'ego e siamo pronti ad affrontare la settimana con più entusiasmo.
Non solo per me, ma questo oroscopo è un cult: è letto in tutto il mondo e la'utore ha milioni di fan.
Ma poi.. perché continuiamo a leggere l’Oroscopo? Quale può essere il motivo che spinge le persone a chiedersi: chissà cosa dice il mio segno, oggi che mi aspetta?
L’Oroscopo è anche fare cultura, è un momento per riflettere.
Inoltre sono dei piccoli racconti su misura, perché hanno una taglia unica, che va bene a tutti, per calmare quell’ansia nascosta in ognuno di noi, quel bisogno di essere parte di una comunità. Soprattutto noi sappiamo sempre che quello che viene scritto nell'oroscopo SIA PROPRIO PER NOI (sappiamo.. crediamo fortemente che sia così, per farlo combaciare con eventi personali vissuti..). Chi legge l’oroscopo può essere colto, come ignorante, ricco o povero, credente o laico. Ognuno ha una sua religione e anche se non ci crede fino in fondo, è bello pensare che qualcuno, magari il tuo astrologo preferito, crede di sapere che la tua sarà una buona settimana. Però.. se la vita di una persona non è condizionata dai suoi geni, per quale motivo dovrebbe subire l'influsso di stelle lontane, e oltretutto imprecise, di stelle più letterarie che astronomiche? Realmente, che cosa stiamo cercando? Non il futuro, e nemmeno il passato mitico e magico, ma semplicemente il presente.
Leggere l'oroscopo ci fa sentire in parte tranquilli che quello che succede forse è solo casuale, perchè "le stelle hanno detto altro".. quando invece ad essere casuale è tutta la nostra vita. Pensiamo e agiamo così velocemente che neanche c'è il tempo di far spostare le stelle, per predirre qualcosa di nuovo!!
Nel frattempo.. ecco quello che dice del mio segno Brezsny (io consiglio a tutti di leggere anche gli altri segni, ci sono veramente delle cose divertenti e poi, non se ne potrà più fare a meno..):
Pesci: 19 febbraio - 20 marzo
Shunryu Suzuki era un maestro e i suoi libri hanno contribuito a diffondere il buddismo zen negli Stati Uniti. Un allievo una volta gli chiese: “Di quanto ego abbiamo bisogno?”. La sua risposta fu: “Quanto basta per non buttarci sotto un autobus”. Anche se apprezzo il valore dell’umiltà, non arriverei fino a questo punto. Penso che un ego un po’ più pronunciato, se offerto come un’opera d’arte, può essere un dono che facciamo al mondo. Tu che ne dici, Pesci? Quanto ego serve? Fino a che punto puoi far crescere il tuo affinché sia una fonte di forza bella e dinamica per te e un’ispirazione per gli altri? È un ottimo momento per rifletterci sopra.
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