Un pò di cose, idee, opinioni e fotografie.. un posto per me e per voi!! Benvenuti e buona lettura!
A lot of things, ideas, opinions and pictures.. a place for me and for you!! Welcome and good reading!
Un montón de cosas, ideas, opiniones y fotos .. un lugar para mí y para ti! Bienvenidos y feliz lectura!
Marta
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Marta
venerdì 21 dicembre 2012
I Maya
Se oggi dovessi morire per colpa dei Maya, vorrei farlo con questa ultima immagine, quella di Google.
Addio..
(o forse no..)
venerdì 14 dicembre 2012
Conoscere un artista: Marta Simeon
Oggi vorrei parlarvi di arte.
Ma di quella che non è conosciuta da tutti.
Vorrei parlarvi di una giovane artista spagnola, mia omonima.
Vi presento Marta Simeòn Micò.
La Simeòn usa molto il colore e un tipo di grafica semplice, quasi da bambino. Il colore è usato in modo deciso nelle sue opere, con contrasti evidenti, creando armoniose visioni.
Marta Simeòn partendo dalla xilografia e quindi dall’intaglio su legno crea una serie di immagini semplici quasi oniriche, con l’ausilio anche delle tecniche calcografiche e del collage. La sovrapposizione delle matrici intagliate, incise ed inchiostrate con rulli pregni di colori diversi (dal verde all’azzurro con l’uso del nero per definire a volte le forme) crea un’immagine vibrante e delicata allo stesso tempo.
Ve la volevo raccontare così e poi farvi vedere qualche cosa fatta da lei.
Davvero ci si scioglie e con la fantasia, si fanno dei viaggi bellissimi..
Ma di quella che non è conosciuta da tutti.
Vorrei parlarvi di una giovane artista spagnola, mia omonima.
Vi presento Marta Simeòn Micò.
La Simeòn usa molto il colore e un tipo di grafica semplice, quasi da bambino. Il colore è usato in modo deciso nelle sue opere, con contrasti evidenti, creando armoniose visioni.
Marta Simeòn partendo dalla xilografia e quindi dall’intaglio su legno crea una serie di immagini semplici quasi oniriche, con l’ausilio anche delle tecniche calcografiche e del collage. La sovrapposizione delle matrici intagliate, incise ed inchiostrate con rulli pregni di colori diversi (dal verde all’azzurro con l’uso del nero per definire a volte le forme) crea un’immagine vibrante e delicata allo stesso tempo.
Ve la volevo raccontare così e poi farvi vedere qualche cosa fatta da lei.
Davvero ci si scioglie e con la fantasia, si fanno dei viaggi bellissimi..
lunedì 10 dicembre 2012
Foto del giorno #11 - Hello Monday
Mi sarebbe
piaciuto un bel cielo così stamattina, azzurro e dall'aria primaverile.
Invece, mi sono alzata e tutta casa era avvolta in un torpore e in un
colore scuro, dove faceva luce solo la pioggia che scivolava sui vetri.
Un'altra giornata di quelle un pò tristi, dove il grigio e il freddo regnano sovrani.
E
per di più.. oggi è lunedì! Iniziare la settimana così è davvero una
"tortura", perchè il lunedì si sa, è sempre un giorno tosto, e
ovviamente il tempo non aiuta.
Ho
le dita congelate mentre scrivo questo testo, le spalle contatte e una
gran voglia della mia copertina preferita, quella che si trova sul
divano e che mi sta tenendo compagnia in questi giorni di gran freddo..
Hello,
monday. Si ma dai, poi non è che sia così tanto felice che sia lunedì. O
forse si? Un giorno in meno per arrivare al weekend!!venerdì 7 dicembre 2012
Pigotta Unicef
Oggi non voglio parlarvi solo di una foto, di alcune emozioni o altro, ma di una bellissima campagna dell'Unicef, che conduce ormai da molti anni e aiuta a salvare ed aiutare molti bambini.
Tutti abbiamo sentito parlare della Pigotta, ormai emblema dell'UNICEF. Ma che cos'è in effetti cosa significa acquistarne una?
La famosissima bambola di pezza, ha un grandissimo significato: permette ad un bambino o ad una bambina, nati in un paese lontano, di avere la speranza di diventare grande; infatti con il valore della donazione della Pigotta, l'UNICEF riesce a fare tutte queste cose:
La famosissima bambola di pezza, ha un grandissimo significato: permette ad un bambino o ad una bambina, nati in un paese lontano, di avere la speranza di diventare grande; infatti con il valore della donazione della Pigotta, l'UNICEF riesce a fare tutte queste cose:
1. Assicurare un'ostetrica alla mamma che partorisce
2. Istruire la mamma sull'importanza dell'allattamento al seno
3. Fornire un kit di sopravvivenza con barrette ad alto potere nutritivo e sali minerali reidratanti
4. Un kit di antibiotici e di vermifughi
5. Cinque vaccinazioni e la catena del freddo perchè restino efficaci
6. Una Tenda Medicata della durata di cinque anni per la prevenzione della malaria
Ora sapete il valore intrinseco di questa specialissima bambola. Volete adottarne una? Cliccate QUI!
2. Istruire la mamma sull'importanza dell'allattamento al seno
3. Fornire un kit di sopravvivenza con barrette ad alto potere nutritivo e sali minerali reidratanti
4. Un kit di antibiotici e di vermifughi
5. Cinque vaccinazioni e la catena del freddo perchè restino efficaci
6. Una Tenda Medicata della durata di cinque anni per la prevenzione della malaria
Ora sapete il valore intrinseco di questa specialissima bambola. Volete adottarne una? Cliccate QUI!
In molte delle piazze, circa più di 600, della nostra bella Italia,
sarà possibile adottare e portare con sè a casa una splendida pigotta.
La campagna sarà attiva per tutto il mese di Dicembre, in particolare
durante i giorni 22 e 23 dicembre 2012.
Con solo pochi euro, riusciremo ad adottare la Pigotta, ma a compiere
un grande gesto. Grazie al denaro che verrà ricavato dalla vendita di
questa bambole, sarà possibile aiutare i bambini più poveri, che nel
mondo non hanno nulla, né tanto meno farmaci per potersi curare. Il tutto infatti verrà devoluto per poter finanziare il progetto “Vogliamo
Zero”, una nuova campagna che è stata promossa da parte dell’ Unicef,
per poter aiutare appunto i bambini che nel mondo muoiono a causa di
tante malattie, come la polmonite, l’AIDS ma anche la malnutrizione e
la fame. Ciò che si spera è di raggiungere il numero Zero, come numero
che identifica la mortalità e la malnutrizione dei piccoli bambini meno
fortunati dei nostri.
giovedì 6 dicembre 2012
Foto del giorno #10 - Heart
Vena romantica in questa giornata fredda fredda.
Ebbene si, il freddo è arrivato ma il mio cuore continua ad essere caldo.. caldissimo!!
Ho trovato questo scatto (girovagando come sempre, qua e là..) e me ne sono innamorata!
E' vero che l'amore perfetto non esiste, ma quello che ognuno di noi ha, è il più perfetto (oddio, lo so che non si dice in italiano, ma serviva per rafforzare) per se.
Continuiamo a cerca quell’amore fantomatico che abbiamo in testa e che sogniamo leggendo i libri di Nicholas Sparks.
Secondo u n sondaggio, solo il 69% delle donne crede che quello che ha accanto, sia l'uomo perfetto. Ma soprattutto, sapete cosa destano di più di lui? In una
lista di venti difetti, dopo un primo posto dato all'incapacità di
andare d'accordo con la famiglia di lei, ci sono situazioni più
pratiche, come scambiare lo spazzolino o non pulire il wc. Bocciati gli
uomini che lasciano i panni sporchi a terra e che non danno una mano in
cucina..
Ebbene si, anche questo fa parte di un amore verso l'altro, che troppo spesso viene scambiato per "che noia che sei, sempre a lamentarti.."
Ma no, io oggi voglio portare una ventata di freschezza (ahia, già ce nè troppa fuori, aimè) e dire a tutti: plasmate il vostro amore per renerlo perfetto. Ma non perfetto a tutti i costi, perfetto per porsi incastrare e far parte del vostro universo..
Evviva l'amore!!
lunedì 3 dicembre 2012
Foto del giorno #9 - Dicembre
E' arrivato a gran voce, anzi, a gran freddo.
Ci sta facendo battere i denti, facendoci sgrullare dalla naftalina i cappottoni e i maglioni infeltriti.
Buongiorno ma anche.. che cavolo, un arrivo un pò più soft e sobrio no??
Ieri mi sono affacciata alla finestra prima che iniziasse a piovere e, si sentiva nell'aria quell'odore di freddo, che per me è odore di camino, di brace..
E per non lasciare solo una foto, ecco un bel video di Roberto Angelini, da titolo (ovviamente) "Dicembre"..
Ci sta facendo battere i denti, facendoci sgrullare dalla naftalina i cappottoni e i maglioni infeltriti.
Buongiorno ma anche.. che cavolo, un arrivo un pò più soft e sobrio no??
Ieri mi sono affacciata alla finestra prima che iniziasse a piovere e, si sentiva nell'aria quell'odore di freddo, che per me è odore di camino, di brace..
E per non lasciare solo una foto, ecco un bel video di Roberto Angelini, da titolo (ovviamente) "Dicembre"..
venerdì 30 novembre 2012
Foto del giorno #8 - Undronotto
Cosa sono gli UNDRONOTTI?
Arte come rappresentazione della storia umana ma anche del vivere
quotidiano, arte che è rivoluzionaria, in quanto
tende a modificarsi continuamente nella ricerca di nuovi metodi
espressivi antiaccademici.
Gli Udronotti, nell'immaginario artistico sono la rappresentazione fisica di un pensiero, che vede attraverso la divulgazione di arte e cultura la salvezza dell’individuo..
Gli Udronotti, nell'immaginario artistico sono la rappresentazione fisica di un pensiero, che vede attraverso la divulgazione di arte e cultura la salvezza dell’individuo..
Oggi mi ha colpito questa foto. Anzi, quest'opera d'arte. Sto parlando del quadro di Edward Hopper - Nighthawks (1942), che mostra 4 figure all'interno di un bar: il barista, un
cliente solitario e una coppia. In
questa coppia, lei sta guardando l'oggetto che ha in mano, lui tiene tra
le dita una sigaretta e ascolta quello che il barista gli sta dicendo. L'opera
comunica un senso di solitudine, di disillusione attraverso la luce spettrale del bar e la presenza quasi metafisica di
questi nottambuli..
Ma c'è di più. Perchè ecco che arriva la foto di Marco Pece..
Lo stesso quadro, le stesse pose, la stessa luce, questa volta però, invece che essere pittura su tela, l'opera è realizzata con i LEGO. Cosa curiosa che mi piace molto..
Oggi sono così, un pò artisticamente stramba, un pò bambina che si ricorda com'era allora, a sparpagliare i pezzetti in giro sul pavimento e poi via, ore a costruire e smontare..
Ho "rubato questa foto a Marco Pece alias udronotto (nato a Torino nel 1953, dove vive e lavora).
Prima affiancando ad una normale attività lavorativa la sua passione
per la pittura, ha realizzato dipinti dove la tridimensionalità è parte
integrante dell’opera, tridimensionalità realizzata con l’utilizzo dei
più svariati materiali.
Ora avvicinatosi al mondo dell’arte in via più continuativa sta percorrendo una nuova strada, utilizzando un medium particolare: i mattoncini LEGO. Il tutto scaturisce dall’esigenza di appropriarsi del mondo dell’arte, rivisitandolo e trasformando la grandezza in semplicità e immediatezza di messaggio.
Le installazioni vengono realizzate con molta attenzione ai particolari e successivamente fotografate.
L'artista ama pensare che questi lavori nati per gioco, possano avvicinare chiunque all’arte dei grandi maestri, rivolgendosi a chi, pur adulto, ha conservato la voglia di giocare, sognare e stupirsi.
Ora avvicinatosi al mondo dell’arte in via più continuativa sta percorrendo una nuova strada, utilizzando un medium particolare: i mattoncini LEGO. Il tutto scaturisce dall’esigenza di appropriarsi del mondo dell’arte, rivisitandolo e trasformando la grandezza in semplicità e immediatezza di messaggio.
Le installazioni vengono realizzate con molta attenzione ai particolari e successivamente fotografate.
L'artista ama pensare che questi lavori nati per gioco, possano avvicinare chiunque all’arte dei grandi maestri, rivolgendosi a chi, pur adulto, ha conservato la voglia di giocare, sognare e stupirsi.
mercoledì 28 novembre 2012
Foto del giorno #7 - Ombrelli
Foto migliore per oggi non poteva esserci.
Piove e tira un venoto forte che ti butta a terra. Un tempo caldo di Scirocco che però ti uccide.
Pioggia e vento, quindi sei coperta. Ma col piumino sono arrivata in ufficio boccheggiando. Avevo le guance rosse come Heidi in montagna.
Ma soprattutto piove. Ininterrottamente da ieri e dicono, sarà così per giorni,
Così, ho pensato di farmi uscire un sorriso con questa foto, con tutti questi bei ombrellini colorati che mettono anche un pò di buon umore.
lunedì 26 novembre 2012
Foto del giorno #6 - Lunedì
Oggi va così.
Uno di quei lunedì che proprio non mi piacciono. E mi preoccupa la cosa perchè.. può andare anche peggio.
Una mattinata tra alti e bassi, milioni di cose da fare, un freddo polare in arrivo e un cielo azzurro che è diventato tutto bianco di nuvole..
I miei programmi sono fino a stasera alle 19:00.. sperando che non mi caschi un meteorite in testa.. *__*
mercoledì 21 novembre 2012
Foto del giorno #5 - Keep Calm
Non ci sono parole per spiegarlo. Io ho riso tanto quando ho visto questa foto e mentre leggevo la scritta, mi immaginavo a fare il gesto e a pronunciarlo con un improbabile accento finto inglese con marcata cadenza italiana (del sud diciamo)..
E' vero, siamo italiani e viviamo correndo. Io ne sono la prova, sempre a girare come una trottola quindi, mi rilasso e mi calmo solo sul divano, davanti la tv.. magari con la copertina di pile addosso e una tazza di the in mano.
E così però.. continuo a ridere su questa scritta.
Sono pazza? Forse Si.
I'M ITALIAN
and maybe
I'M CRAZY!
martedì 20 novembre 2012
Foto del giorno #4 - Bambini
Sorry...but I have a dream tecnica mista su lastra di policarbonato |
Oggi è la GIORNATA MONDIALE DELL'INFANZIA e come far finta di nulla?? Ma che cos'è?? Vediamola da vicino..
Oggi cade il 21° anniversario dell'approvazione della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza (20
novembre 1989) - il trattato sui diritti umani più ratificato nella
storia della comunità internazionale e il più importante strumento
giuridico di enunciazione e tutela dei diritti di ogni bambino e
bambina, ragazzo e ragazza.
lunedì 19 novembre 2012
Foto del giorno #3 - Banksy
La ragazza con il palloncino rosso è uno dei pezzi più popolari di Banksy.
Un pallone nel senso più letterale, è leggero, a basso costo, ed è un gonfiabile. Il palloncino è spesso utilizzato per le occasioni speciali (compleanni, Natale, San Valentino) ed è spesso collegato a clown che denotano il periodo di innocenza per bambini.
Ecco, oggi vorrei sentirmi così. Leggera e infantile. Un pò basita perchè il mio palloncino sta scappando via, ma con la curiosità di sapere dove volerà e dove si fermerà.
E mi ricordo i miei palloncini da bambina, erano un regalo molto ambito, nelle domeniche assolate in giro al parco. Con tutti quei colori non sapevo mai quale scegliere e appena tornavo a casa, me lo coccolavo come una bambola, per paura che potesse volare via..
giovedì 15 novembre 2012
Foto del giorno #2 - Sandy Skoglund
Stavo gironzolando in rete ed ecco, una bellissima foto di un'artista a 360°, Sandy Skoglug, che non è conosciuta come opera dell'artista, ma perchè è la copertina del libro di Margaret Mazzantini "Venuto al mondo". Credo che non ci sia immagine migliore, perchè la “rivalsa” dei pesci, della
maternità, della Vita dunque sulla guerra, sull’odio, sugli orrori che
hanno devastato Sarajevo e i suoi abitanti. Alla fine l’amore di un
figlio vince su tutto, anche sull’odio in cui può essere generato.
La
copertina è molto suggestiva e tutti i colori sullo sfondo verde petrolio danno
un effetto speciale, di movimento, di gioia, di voglia di fare, di
lottare, di vivere!
E in questi giorni, in sala il film tratto dal libro, film del 2012 diretto da Sergio Castellitto, con protagonisti Penélope Cruz e Emile Hirsch.
Sandy Skoglund (11 settembre 1946) è una scultrice, fotografa e installation artist statunitense, vive e lavora a New York.
Skoglund ha studiato arte (scultura, fotografia, cinema) all'Università
dell'Iowa e storia dell'arte alla Sorbona. Il suo primo lavoro noto è Radioactive Cats del 1980, una
monocroma stanza grigia abitata da due anziani personaggi immobili e da
una grande quantità di gatti verdi.Da allora Skoglund realizza installazioni ambientali utilizzando oggetti quotidiani, piccole sculture e materiali da lei disegnati e fabbricati. Crea dimensioni surreali in cui dominano colori uniformi e irreali che poi fotografa, rendendole ancora agghiaccianti attraverso l'appiattimento dei rapporti luce/ombra in sede di ripresa e lo sfruttamento dei colori vivi delle cibachrome su alluminio. Produce circa un'immagine all'anno curandone ogni minimo dettaglio. Ogni installazione viene costruita con tecniche diverse ed è dotata di significato autonomo, indipendente dalla realizzazione fotografica finale, la quale tuttavia risulta essere unico oggetto espositivo in virtù delle comuni nozioni circa la fotografia come medium riproduttivo, a rappresentare l'artificiosità del mondo contemporaneo.
mercoledì 14 novembre 2012
Blue jeans
Si inaugurerà a breve una grandiosa mostra a Utrecht che ripercorrerà la storia dell’indumento più famoso degli ultimi decenni
“Vorrei aver inventato i blue jeans: il più
spettacolare, il più pratico, il più rilassato e nonchalant. Essi hanno
espressione, modestia, sex appeal, semplicità - tutto quello che spero
per i miei abiti.” Parola di Yves Saint Laurent, e allora c’è da
crederci!
Anche perché si parla di un prodotto venduto in milioni di
capi e divenuto simbolo di libertà, gioventù, ribellione. Ma entrato
anche nel mondo dell’alta moda, dell’arte, della cultura come nessun
altro abito o accessorio di moda.
Ed è per questo che il Centraal Museum Utrecht, il più antico museo municipale d’Olanda, fondato nel 1830,
celebra la storia dei blue jeans, o più semplicemente i “jeans”.
Nati
secondo tradizione a Genova utilizzando fustagno tinto di indaco
originario a sua volta di Nimes (da cui il termine “denim”) i blue
jeans, termine adottato dal 1567 e derivato da “bleu de Genes”, sono semplici pantaloni da lavoro usati dai marinai. Nel 1853,
in seguito alla febbre dell’oro esplosa in California, l’imprenditore
di origine tedesca Levi Strauss apre un negozio a San Francisco dove
inizia a produrre i primi capi d’abbigliamento in denim insieme al sarto
Jacob Davis: nasce così la Levi Strauss & Co.
Fino al secondo
dopoguerra i jeans sono semplici pantaloni da lavoro, comodi e
resistenti, per poi imporsi come simbolo della gioventù ribelle degli
anni ‘50 e da allora capo immancabile nel guardaroba di
tutti noi. Se volete scoprirne di più non resta che aspettare
l’inaugurazione della mostra “Blue Jeans”, il 24 novembre prossimo, e tuffarsi nel mondo dei jeans!
martedì 13 novembre 2012
Foto del giorno #1 - Anguria
© meloncholie, 2010 by sarah illenberger. fine art print, 40 x 60 cm, ed. of 50. courtesy of gestalten |
Una foto che mi ha fatto sorridere.
Piove, no c'è il sole.. è autunno, no fa caldo..
Allora, mi sono detta: "questa è o no perfetta per queste giornate un pò confuse??"
Buona confusione a tutti!!
Sarah Illenberger, artista di Monaco, classe 1976, ha studiato graphic design alla london’s central saint martins.
martedì 6 novembre 2012
Roma e il cinema
Roma Set Mundi. Ovvero, il cinema di un secolo intero ha guardato di volta in
volta alla capitale come musa ispiratrice o come centro produttivo
principe, come patria di un glorioso passato o come metropoli con le sue
stravaganze mondane e con le sue sacche di povertà ed emarginazione.
Roma, con questa veste, ricca e sfuggente, mantiene comunque saldo il suo posto nell’immaginario cinematografico, a cui sa sempre dispensare l’energia dei suoi luoghi e della sua storia.
Così, tra finzione e realtà, il rapporto tra Roma e il cinema si perde nella storia..
Roma tra realtà e finzione, la città reale e la città ricostruita, la città filtrata attraverso gli sguardi, le luci, le ombre, le atmosfere, il cinema e la fotografia, l’impianto urbano ed il suo condizionare le scelte delle riprese, gli sfondi architettonici e i primi piani degli attori sono le molteplici chiavi di lettura..
Tanti sono i film girati in questa città e che ne hanno raccontato la storia ed il carattere, spiandola e riprendendola da ogni angolazione possibile. Tra Roma ed il Cinema è stato sicuramente un matrimonio felice, nel quale Roma ha portato il suo passato ricco di storia e di episodi leggendari, i suoi monumenti conosciuti in tutto il mondo, i suoi cittadini dimostratisi attori unici per la loro amabilità e spontaneità: Alberto Sordi, Aldo Fabrizi, Anna Magnani, Gigi Proietti e Carlo Verdone ne sono soltanto un piccolo esempio.
Il Cinema, da parte sua, ha contribuito ad aumentare la fama di Roma, mostrandone in un numero indefinito di pellicole gli angoli unici e meravigliosi, al punto che alcuni di essi sono divenuti il simbolo stesso del film: chi non ricorda la scena realizzata nella Fontana di Trevi da Anita Ekberg nel film "La Dolce Vita" di Fellini, sul Colosseo da Alberto Sordi nel film "Un Americano a Roma" di Steno o a Piazza di Spagna da Audrey Hepburn e Gregory Peck nel film "Vacanze Romane" di William Wyler? La volontà di "Roma nel Cinema" inoltre è quella di svelare al visitatore i luoghi rappresentati nelle pellicole cinematografiche meno recenti e metterli a confronto con quelli attuali, così da verificarne il cambiamento.
Oggi il mio omaggio va alla mia città, perchè spesso mi capita durante le mie visite guidate, di sentirmi chiedere: "dove hanno girato questa scena?.. Ma davvero è qui che hanno fatto quella..", quindi sorridendo, ho pensato di mettere alcune foto in omaggio a ciò.
Spero vi piacciano!!
Roma, con questa veste, ricca e sfuggente, mantiene comunque saldo il suo posto nell’immaginario cinematografico, a cui sa sempre dispensare l’energia dei suoi luoghi e della sua storia.
Così, tra finzione e realtà, il rapporto tra Roma e il cinema si perde nella storia..
Roma tra realtà e finzione, la città reale e la città ricostruita, la città filtrata attraverso gli sguardi, le luci, le ombre, le atmosfere, il cinema e la fotografia, l’impianto urbano ed il suo condizionare le scelte delle riprese, gli sfondi architettonici e i primi piani degli attori sono le molteplici chiavi di lettura..
Tanti sono i film girati in questa città e che ne hanno raccontato la storia ed il carattere, spiandola e riprendendola da ogni angolazione possibile. Tra Roma ed il Cinema è stato sicuramente un matrimonio felice, nel quale Roma ha portato il suo passato ricco di storia e di episodi leggendari, i suoi monumenti conosciuti in tutto il mondo, i suoi cittadini dimostratisi attori unici per la loro amabilità e spontaneità: Alberto Sordi, Aldo Fabrizi, Anna Magnani, Gigi Proietti e Carlo Verdone ne sono soltanto un piccolo esempio.
Il Cinema, da parte sua, ha contribuito ad aumentare la fama di Roma, mostrandone in un numero indefinito di pellicole gli angoli unici e meravigliosi, al punto che alcuni di essi sono divenuti il simbolo stesso del film: chi non ricorda la scena realizzata nella Fontana di Trevi da Anita Ekberg nel film "La Dolce Vita" di Fellini, sul Colosseo da Alberto Sordi nel film "Un Americano a Roma" di Steno o a Piazza di Spagna da Audrey Hepburn e Gregory Peck nel film "Vacanze Romane" di William Wyler? La volontà di "Roma nel Cinema" inoltre è quella di svelare al visitatore i luoghi rappresentati nelle pellicole cinematografiche meno recenti e metterli a confronto con quelli attuali, così da verificarne il cambiamento.
Oggi il mio omaggio va alla mia città, perchè spesso mi capita durante le mie visite guidate, di sentirmi chiedere: "dove hanno girato questa scena?.. Ma davvero è qui che hanno fatto quella..", quindi sorridendo, ho pensato di mettere alcune foto in omaggio a ciò.
Spero vi piacciano!!
"Noi due soli", Scalinata del Campidoglio |
"Angeli e Demoni", Castel Sant'Angelo |
"Vacanze Romane", Piazza di Spagna |
"From Rome with Love", Fontana di Trevi |
"Cronaca Familiare", Ponte Fabricio e Sinagoga |
"Mangia, prega, ama", scorcio di Trastevere |
martedì 9 ottobre 2012
Mostra in Arrivo. Yasumasa Morimura
L'arte del travestimento,
che ha radici di lunga data
nella tradizione culturale giapponese,
è il mezzo utilizzato da Morimura
per entrare in modo ironico ed irriverente
in un mondo in cui i confini solidi e certi
tra maschile e femminile,
così come quelli tra Oriente ed Occidente,
vengono messi in discussione
per proporre una riflessione critica
della realtà in cui viviamo.
che ha radici di lunga data
nella tradizione culturale giapponese,
è il mezzo utilizzato da Morimura
per entrare in modo ironico ed irriverente
in un mondo in cui i confini solidi e certi
tra maschile e femminile,
così come quelli tra Oriente ed Occidente,
vengono messi in discussione
per proporre una riflessione critica
della realtà in cui viviamo.
Yasumasa
Morimura (11/06/1951) è un’artista giapponese, nato ad Osaka e laureato
in Arte all’Università di Kyoto nel 1978. Dal 1985 Yasumasa Morimura ha
esposto principalmente in mostre personali all’estero.
Nel suo lavoro prende in prestito immagini di opere di artisti storici (da Eduard Manet, Rembrant sino a Cindy Sherman) e le riproduce come proprie sviluppandole in termini politici con attenzione alle istanze generazionali, di razza, etc.
Fra le altre Morimura ha esposto a: Museum of Contemporary Art, Chicago (1992), la Cartier Foundation for Contemporary Art in Jouy-en-Josas, Francia (1993), the Hara Art Museum in Hara, Giappone (1994), the Guggenheim Museum (1994), e The Yokohama Museum of Art in Yokohama, Giappone (1996).
Anche se il travestitismo
in Giappone è una categoria a sé, Morimura, nato nel 1951 a Osaka, ne ha
ampiamente allargato i confini.
Prima si era concentrato nei dipinti e ritratti antichi (dai fiamminghi a Van Dick). Ora, invece, ha preso di petto le icone della cultura e del capitalismo occidentale, trasformandosi in Einstein, il Che, Hitler, Liza Minnelli, Marylin Monroe...
Prima si era concentrato nei dipinti e ritratti antichi (dai fiamminghi a Van Dick). Ora, invece, ha preso di petto le icone della cultura e del capitalismo occidentale, trasformandosi in Einstein, il Che, Hitler, Liza Minnelli, Marylin Monroe...
Morimura è Dalì con i suoi celebri baffi |
Morimura è Vincet Van Gogh, in un suo autoritratto |
Morimura è Marilyn |
Morimura è "La ragazza con l'orecchino di perla", opera di Vermeer |
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Roma
mercoledì 3 ottobre 2012
Vermeer a Roma
Aveo promesso una cosa carina, speciale.. per la quale mi sentivo emozionata.
Ebbene, settimana scorsa, sono andata a vedere, il giorno dell'anteprima alla stampa, la mostra di Vermeer alle Scuderie del Quirinale.
Che volete che vi dica..
Sono rimasta estasiata e basita allo stesso tempo. Perché in «Vermeer, il secolo d’oro dell’arte olandese» passa un mondo: due decenni davvero d’oro della pittura; Gerrit Dou, Gabriel Metsu, o Michiel Sweerts; quadri da 13 Paesi, 32 prestatori tra cui la regina Elisabetta; 650 milioni d’euro d’assicurazione. I prezzi più alti, per le tele di Vermeer: donne al virginale o che suonano il liuto; ci sono, anche due rare tele cattoliche: la Santa Prassede, e alla fine l’Allegoria della Fede.
Un percorso che raccontato così sembra voglia lasciarti senza fiato e senza parole, ma io, ferita dalla tanta pubblicità, ci sono rimasta davvero con poche parole.
Forse mi aspettavo quadri di grandi dimensioni (no, scordatevelo proprio).. forse ero convinta che questo genere mi piacesse di più (effettivamente i fiamminghi non riscuotono molto successo da queste parti..), o forse speravo che riuscissi a emozionarmi con poco.
La mostra vale la pena se ci si arma di un pò di nozioni e di tanta pazienza.
Ecco però, alcune foto scattate durante la preview..
Ebbene, settimana scorsa, sono andata a vedere, il giorno dell'anteprima alla stampa, la mostra di Vermeer alle Scuderie del Quirinale.
Che volete che vi dica..
Sono rimasta estasiata e basita allo stesso tempo. Perché in «Vermeer, il secolo d’oro dell’arte olandese» passa un mondo: due decenni davvero d’oro della pittura; Gerrit Dou, Gabriel Metsu, o Michiel Sweerts; quadri da 13 Paesi, 32 prestatori tra cui la regina Elisabetta; 650 milioni d’euro d’assicurazione. I prezzi più alti, per le tele di Vermeer: donne al virginale o che suonano il liuto; ci sono, anche due rare tele cattoliche: la Santa Prassede, e alla fine l’Allegoria della Fede.
Un percorso che raccontato così sembra voglia lasciarti senza fiato e senza parole, ma io, ferita dalla tanta pubblicità, ci sono rimasta davvero con poche parole.
Forse mi aspettavo quadri di grandi dimensioni (no, scordatevelo proprio).. forse ero convinta che questo genere mi piacesse di più (effettivamente i fiamminghi non riscuotono molto successo da queste parti..), o forse speravo che riuscissi a emozionarmi con poco.
La mostra vale la pena se ci si arma di un pò di nozioni e di tanta pazienza.
Ecco però, alcune foto scattate durante la preview..
martedì 25 settembre 2012
Bella vita
Che bella vita che fa certa gente.
Basta girare qua e la per i blog e dici: cavolo ma questi non ce l'hanno un lavoro, una casa, una famiglia?
La mia critica è anche un pò invidia, voglia di avere un armadio pieno di scarpe e vestiti, voglia di farti truccare ed imbellettare per qualche party..
Si, sto guardando in giro i vari blog scritti dalla NY Fashion week o dalla Fashion Week di Milano..
Forse sono un pò troppo critica? No.. ma quanto colore, quanti tessuti.. quanti soldi..
E mentre li si folleggia, io continuo a stare seduta alla scrivania, davanti a questo pc..
Ma ci sarà una sorpresa per voi.
Oggi infatti me ne vado ad una conferenza stampa. Di una mostra. Ma non dirò di più.
Nei prossimi giorni racconterò tutto e, se ci riesco, posterò anche qualche foto!!
Basta girare qua e la per i blog e dici: cavolo ma questi non ce l'hanno un lavoro, una casa, una famiglia?
La mia critica è anche un pò invidia, voglia di avere un armadio pieno di scarpe e vestiti, voglia di farti truccare ed imbellettare per qualche party..
Si, sto guardando in giro i vari blog scritti dalla NY Fashion week o dalla Fashion Week di Milano..
Forse sono un pò troppo critica? No.. ma quanto colore, quanti tessuti.. quanti soldi..
E mentre li si folleggia, io continuo a stare seduta alla scrivania, davanti a questo pc..
Ma ci sarà una sorpresa per voi.
Oggi infatti me ne vado ad una conferenza stampa. Di una mostra. Ma non dirò di più.
Nei prossimi giorni racconterò tutto e, se ci riesco, posterò anche qualche foto!!
mercoledì 12 settembre 2012
Al via la VFNO
Dopo Milano e prima di Firenze (dove è in programma per il 18 settembre) arriva domani (13 settembre) nella capitale la Vogue Fashion Night Out: anche quest'anno boutique aperte fino a tarda notte, limited edition in vendita per poche ore, performance ed eventi studiati ad hoc per una celebrazione collettiva della moda, dedicata a tutti i suoi appassionati.
Dai mimi e giocolieri in scena a via Borgognona, alla caccia al tesoro organizzata da Double e MercatoMonti, passando per Piazza in Lucina dove suoneranno i musicisti del Conservatorio di Santa Cecilia, ad accompagnare lo shopping di lusso; e poi performance di artisti di strada anche via Margutta, dove le vetrine si guarderanno gustando il gelato offerto da Bistro22.
La scalinata di Trinità dei Monti tornerà prestigiosa passerella, per una sera: è l’evento a sorpresa – svelato poche ore fa – di Altaroma: dalle 19 l’appuntamento è con i giovani stilisti romani: da Alessandro D’Amico ad Antonella Rossi, da Antonio Grimaldi a Charline De Luca, da Fabrizio Talia a Greta Boldini, da Jamal Taslaq a KA-MO, da Luigi Borbone a Tiziano Guardini. Una trentina di designer in tutto, insieme per dar vita a una sfilata sui generis, completamente estemporanea, accompagnati dalla musica dei dj di Dimensione Suono Roma.
Intanto stasera dalle 20:30 alle 22:30 Jodiel – David Moresco propone le sue ultime creazioni On the Road: prima tappa della sfilata a piazza Venezia, alle 20:30, proseguendo sugli autobus ATAC (messi a disposizione per l’occasione) verso una destinazione a sorpresa. Una performance urbana, per raccontare lo stile contemporaneo.
Io domani ci sarò e vi aggiornerò. Chissà se riuscirò a vedere qualcuno dei miei blogger in giro!!
Dai mimi e giocolieri in scena a via Borgognona, alla caccia al tesoro organizzata da Double e MercatoMonti, passando per Piazza in Lucina dove suoneranno i musicisti del Conservatorio di Santa Cecilia, ad accompagnare lo shopping di lusso; e poi performance di artisti di strada anche via Margutta, dove le vetrine si guarderanno gustando il gelato offerto da Bistro22.
La scalinata di Trinità dei Monti tornerà prestigiosa passerella, per una sera: è l’evento a sorpresa – svelato poche ore fa – di Altaroma: dalle 19 l’appuntamento è con i giovani stilisti romani: da Alessandro D’Amico ad Antonella Rossi, da Antonio Grimaldi a Charline De Luca, da Fabrizio Talia a Greta Boldini, da Jamal Taslaq a KA-MO, da Luigi Borbone a Tiziano Guardini. Una trentina di designer in tutto, insieme per dar vita a una sfilata sui generis, completamente estemporanea, accompagnati dalla musica dei dj di Dimensione Suono Roma.
Intanto stasera dalle 20:30 alle 22:30 Jodiel – David Moresco propone le sue ultime creazioni On the Road: prima tappa della sfilata a piazza Venezia, alle 20:30, proseguendo sugli autobus ATAC (messi a disposizione per l’occasione) verso una destinazione a sorpresa. Una performance urbana, per raccontare lo stile contemporaneo.
Io domani ci sarò e vi aggiornerò. Chissà se riuscirò a vedere qualcuno dei miei blogger in giro!!
giovedì 6 settembre 2012
Liu Bolin, l'artista "invisibile"
Sono tornata da un pò, ma con poca fantasia e tanta pigrizia.
Ebbene si, mi sono goduta al 100% le ferie, anche se effettivamente sono stata lontana da Roma solo una settimana.
Ma ecco che ho scoperto un artista (presto in mostra con le sue foto a Roma) interessante e, ve lo voglio raccontare. A me fa sorridere molto... e a voi??
Liu Bolin è un artista nato a Shandong in Cina, nel 1973, ed è noto per le fotografie di se stesso dove è verniciato e truccato in modo da fondersi con lo sfondo. Si è laureato presso il Dipartimento di Scultura dell'Accademia Centrale di Belle Arti di Pechino.
Liu Bolin è conosciuto soprattutto per la sua serie di foto di performance Hiding in the City in cui tocca i temi universali del rapporto uomo-natura e tra pensiero e potere politico. La ricerca in questo solco è iniziata nel 2006 nel Suojia Village di Pechino, smantellato nel novembre di quell’anno dalle autorità, e non si è ancora arrestata.
Dalla sua prima personale a Pechino nel 1998, il lavoro di Liu Bolin ha ricevuto riconoscimenti internazionali. Tra gli altri eventi, le sue foto e le sculture tipiche della sua produzione sono state esposte nel più importante festival di fotografia contemporanea Les Recontres d'Arles, e ha tenuto mostre personali alla Dashanzi Art Zone di Pechino (2007), alla Galleria Bertin-Toublanc di Parigi (2007), da Eli Klein Fine Art a New York (2008) e alla Galleria Boxart di Verona (2008/2010). Oggi vive e lavora a Pechino.
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