Un pò di cose, idee, opinioni e fotografie.. un posto per me e per voi!! Benvenuti e buona lettura!

A lot of things, ideas, opinions and pictures.. a place for me and for you!! Welcome and good reading!


Un montón de cosas
, ideas, opiniones y fotos .. un lugar para mí y para ti! Bienvenidos y feliz lectura!


Marta

giovedì 31 marzo 2011

bentornato Mr. Pooh

Ottantacinque anni tra poco e, non dimostrarli.
Dipendente, simpatico, elementare e che si gode la vita.
Di chi stiamo parlando??
Non è un attore né uno scienziato.
Ha un maglioncino rosso, ama il miele e prende tutti alla sprovvista con la sua simpatia.
Ma si, stiamo parlando si Winnie The Pooh!! Infatti il suo prossimo compleanno sarà ad ottobre ma, stanno arrivando le sue nuove avventure.
Ha generazioni intere di fans, grazie anche alla passione e al modo tradizionale con cui viene creato, ma con uno sguardo innovativo ed innocente, curioso e sbadato, come può essere quello di un bambino, che si interroga sul mondo dei grandi.
Non conosce cattiveria, geloso solo del suo miele e pronto a tendere una mano (ops, zampa) ai suoi inseparabili amici.
Ma vediamo un pò come nasce una stella del suo calibro: Winnie Pooh apparve per la prima volta nel romanzo di Milne nel 1926; dopo la morte del suo creatore, i diritti sui personaggi della serie furono ceduti alla Walt Disney che ha realizzato vari film e cartoni animati.
La storia ebbe inizio con il figlio di Milne e i suoi giocattoli: Winnie fu il nome che Christopher Robin diede al proprio orsetto di pezza, al quale il padre si ispirava per raccontargli le favole della buonanotte. Altri pupazzi di Christopher stimolarono la fantasia di Milne e ben presto il mondo di Winnie si popolò di nuovi amici: l'asinello Ih-Oh, il maialino Pimpi, la tigre saltellante Tigro, la mamma-canguro Kanga con il suo piccolo Ro. Tappo il coniglio il gufo Uffa erano pure immaginazione di Christopher e del padre.
Il fatto che Winnie Pooh sia un giocattolo non viene mai menzionato nei lavori di Milne, ma è palese nelle illustrazioni originali, dove è ritratto con le cuciture e gli occhi a bottone, e dal rapporto particolare che lega Pooh e Christopher.
Questo piccolo riassunto per ricordarci di un amico che ci ha fatto compagnia per molto tempo: ognuno di noi, pur non avendo un Winnie the Pooh tutto suo, avrà avuto senza dubbio, il suo orsetto di pezza preferito!!

mercoledì 30 marzo 2011

Arte a Roma: mostre

Palazzo Incontro
Fino al 29/05/2011

La mostra raccoglie le foto scattate nei paesi dove Terzani ha vissuto e viaggiato: il Vietnam, la Cina, le Filippine, il Giappone, l’India e tutto l’Oriente misterioso. Per tutta la vita Tiziano Terzani ha viaggiato con un taccuino per gli appunti e una macchina fotografica per poter accompagnare i suoi reportage con proprie foto. Un mondo sconosciuto e visto con gli occhi di un uomo unico nel suo genere.

Auditorium
Fino al 10/04/2011

Valentina Vannicola mette in scena alcuni episodi dei capolavori della letteratura universale, con uno sguardo visionario, giocoso e fanciullesco: Don Chisciotte di Cervantes, La principessa sul pisello di Hans Christian Andersen, Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll e l'Inferno di Dante, con 12 opere inedite. Tra mito e fantasia.

Istituto Giapponese di Cultura
Fino al 02/05/2011

Pittura, ceramica e arti applicate: questi i temi della seconda esposizione sul Giappone del ventesimo secolo. Katori Masahiko, Naito Shiro rappresenteranno con estro lo stile e la cultura attraverso le loro opere, insieme a grandi nomi di maestri pittorici.


lunedì 28 marzo 2011

e svegliarsi la mattina

Sono fortunata. Sono una di quelle persone che si sveglia quando gli altri entrano a lavoro. Ho la fortuna di dover stare in ufficio alle 9:30, quindi la sveglia definitiva suona alle 07:45.
Stamattina un'emergenza (calcolata da ieri) mi ha fatto uscire di casa alle 7:15. Il cielo plumbeo e pieno di nubi, l'aria fresca del mattino e poco caos in giro.
Mi sono concessa l'autobus invece che la metro, per godermi Roma ancora addormentata nella sua cortina dal rpofumo ancora di alba, di caffè e di pioggia all'orizzonte.
Il mondo alle 7:30 ha tutto un altro sapore: ci sono ragazzini sonnolenti con i primi peli di barba, che si trascinano zaini più grandi di loro; bambine-donne truccate pesantemente come se andassero a ballare di venerdì sera; signore con i carrelli della spesa già colmi dei loro acquisti. E' che quando esco io normalmente, il mondo è giàà sveglio ed attivo da un pò, tanto che quando io vado a prendere il caffè al bar per svegliarmi, c'è gente che già ci è passata due volte.
Sempre guardare il mondo da punti di vista diversi. E' questa la cosa bella. Finchè è possibile cercare di trarre il meglio e il peggio dalle cose. Da una sveglia suonata troppo presto, ne è nato un pretesto per questo post!!

venerdì 25 marzo 2011

Ridere di te e.. di me

Un'altra settimana (nel senso lavorativo) per me si è conclusa e finalmente, posso tirare un sospiro e godermi un pò di riposo nel weekend.
Quello che mi è capitato di fare più spesso in questi giorni, è stato di analizzarmi e cercare di guardarmi dall'esterno, per cercare di capire come mi vedono e percepiscono gli altri.
A volte non mi piaccio, e non posso neanche dire "sono così e così mi tenete", perchè esiste il modo per cambiarsi, anche solo un pochino.
Allora ecco cosa ho fatto per sentirmi un pò meglio: ho riso di me e con me. Ho cercato un lato ironico nelle cose e nelle situazioni, anche nei miei capelli troppo spettinati, nel traffico di Roma e nell'attesa all'ufficio postale.
E così voglio finire. Continuando a RIDERE, perchè non è il buon proposito di questa settimana, ma quello che sempre dovrà accompagnarmi.
E voi siete pronti a RIDERE DI ME??

Tu si' ... che sei speciale,
ti invidio sempre un po'
sai sempre cosa fare ... e ...
e che cosa e' giusto o no!
Tu sei cosi' sicura di tutto intorno a te
che sembri quasi un'onda che,
che si trascina ....... me
lascia stare che ho qualche anno in piu'
meno male che sei convinta tu
io sto uguale mi chiedo solo se
faccio male .... a volte .... a ridere di te
Le stelle stanno in cielo e i sogni .... non lo so
So solo che son pochi .... quelli che s'avverano
lo so che sei una donna, onesta! .... non lo so
soprattutto con se stessa .... con se stessa .... forse no
lascia stare che ho qualche anno in piu'
meno male che sei convinta tu
io sto uguale adesso penso che ...
chissà  quante volte ... hai riso tu di me ...
lascia stare che ho qualche anno in piu'
meno male che sei convinta tu
io sto uguale adesso penso che ...
chissà  quante volte ... hai riso tu di me ..


Un grazie speciale a Vasco Rossi, che da sempre mi aiuta ad esprimere quello che provo con la sua musica!!

giovedì 24 marzo 2011

Tagli e ritagli

Questo post non si occuperà di moda o tessuti, perchè ingenuamente qualcuno può pensare che dietro a un titolo come questo, ci possano essere sartine o sfilate di moda. Invece non è così: si parlerà della vita.
Ultimamente si sente spesso la parola TAGLIO che può essere usata in vari modi.
Io personalamente la uso spesso, perchè la vita (la mia) è piena di cose da tagliare, da ridurre e magari, poi da rincollare.

  • Tagliare ai costi: in piena crisi, si rinuncia facilmente ad una serata fuori o ad un vestito, pur di mettere nel salvadanaio un pò di spicci.
  • Tagliare i capelli: fatto. Giusto settimana scorsa e ho dato un "taglio alla vecchia me". Si dice che quando una donna tagli i capelli (e i miei sono cortini per i soliti standard), ci sono dei cambiamenti in vista. Più che aspettarli da me, spero che succeda davvero qualcosa che possa cambiare.
  • Ritagliarsi un pò di tempo: quante volte ne ho parlato?? Ci sto riuscendo però.. a costo di andare a letto tardi o di rinunciare ad altro, sto cercando di fare piccole cose che mi piacciono.
  • Un ritaglio di cielo: guardare dalla finestra il cielo azzurro o scorgerlo tra gli alberi. Uscire dal portone di casa e guardare le nuvole che si muovono.
  • Tagliare le cattive abitudini: chi non ne ha?? Io ne ho più di una e poco a poco, sto cercando per lo meno di arginarle. Evitare snack o spuntini a qualsiasi ora. Ridurre le caramelle. Prendere meno caffè (lo sto sostituendo col ginseng). Rinunciare a qualche sigaretta. Evitare di comprare qualsiasi cosa tanto costa solo 1 €.
  • Darci un taglio (generico).
  • Ritagliarsi spazio per essere felici: bastano pochi momenti e poche cose.
  • Tagliare i ponti con qualcuno: eh si. C'è anche questo. Troppe persone, troppi finti amici. E chi ne soffre?? IO. Chi ci rimane fregata?? IO. Ecco. Fare un pò di pulizia e stare più sereni. Taglia. Taglia e taglia.
  • Tagliare le calorie (e quel rotolino che spunta dalla pancia): meno carboidrati e dolci. Più addominali e esercizi per i glutei. Correre e camminare. Pronta ad affrontare "la prova costume".
  • Tagliare ed accorciare le lunghezze (maglie e pantaloni, con l'arrivo della bella stagione): i negozi sono pieni delle nuove collezioni e noi iniziamo a tirare fuori magliettine e pantaloni più leggeri. Tra poco arriveranno anche le canottierine e le ciabatte colorate!!
Che ne pensate?? Ho dato il giusto taglio a tutte le cose??

La mia lista.. qual'è la tua?

Stamattina leggevo sul quotidiano come Roberto Saviano dopo aver stilato al sua lista, abbia "spronato" i lettori a realizzare una lista della felicità, o meglio trovare "cinquantamila ragioni per vivere attraverso gli elenchi della felicità". Tra passioni e piaceri in tanti hanno risposto e l'ho fatto anch'io..
Alcuni pensaranno che questi elenchi sono banali, ma è solo un modo per mettere bianco su nero alcuni pensieri e prenderli come memorandum.Alla fine, la ricerca della felicità coincide con la ricerca di una novità, una scintilla che faccia scoppiettare la vita.
Si leggono tante cose tra le liste: l'amore, la famiglia, la musica, il cinema, la ricerca di Dio, la cucina e tante curiosità che mi hanno fatto pensare che non bastano solo 10 punti. O forse si, magari per questo momento. Magari domani o tra 2 giorni avrò bisogno di scrivere un'altra lista, chissà.
E qual'è la tua lista?? Dai, raccontami!!!

fonte: La Repubblica.it

1. Camminare per strada con il sole ascoltando musica e canticchiare
2. Guardare le foto dei posti dove sei stato e non ed emozionarsi al ricordo e alla voglia di andare
3. Cucinare sorseggiando vino mentre il tuo compagno ti guarda con ammirazione
4. Sentirsi felici.. e sapere di esserlo
5. Ringraziare per quello che si ha, sempre
6. Piangere per un film, pensando alla vita reale
7. Passare del tempo con gli amici e raccontarsi 1000 volte le stesse cose

8. Sentirsi bene con un abbraccio o per uno sguardo
9. Non smettere mai di sognare, di notte o ad occhi aperti
10. Dire: "lo faccio dopo o domani" e capire che certe cose, non le farai mai..

mercoledì 23 marzo 2011

Spot su TAYLOR JACOBSON

Taylor Jacobson non apparirà in "The Rachel Zoe Project" perchè sembra sia arrivato il suo momento di spettacolo e fama, che le ha permesso di aggiungere un paio di nuovi posti di lavoro al suo curriculum. Oltre alle sue abilità stilistiche, Taylor può fregiarsi del titolo di blogger e designer. La "denim brand" Kasil la assunse per creare una propria collezione, ed i frutti del suo lavoro creativo sono finalmente fuori per il mondo. La collezione, piena di jeans skinny, presenta alcuni capi con modello che fecero innamorare Rachel Zoe, non solo, furono da lei indossati in alcune puntate del suo show.

Taylor ora ha creato la propria società, ha assunto un assistente e alcuni stagisti, si dà da fare, e sta costruendo il proprio marchio con il suo nome. Come molti, si è ramificata in proprio, sta imparando che quando si inizia, è tutta una questione di lunghe giornate di duro lavoro, determinazione e lavoro sporco. Detto questo, sembra che Taylor stia facendo molto bene: non sorprende che abbia già una clientela celebre tra cui Kate Beckinsale, anche se preferisce mantenere l'elenco segretissimo a differenza di suo ex datore di lavoro.

Per  capire dove andrà questa ragazza, basterà seguirla, perchè si sta pensando già alla realizzazione del suo reality show.

martedì 22 marzo 2011

Chi detta moda

Chi decide come-cosa-quando indossare un capo?
Perchè ci lasciamo tentare dalla MODA?? 
Come ogni argomento sfuggente che tocchi la sensibilità e il gusto di ogni individuo, sembra che tutto e il contrario di tutto si possa ancora dire sulla moda. Si afferma che è un argomento inutile ma serissimo, che la moda è quella delle sfilate e delle riviste; si dice che non esiste: c'è solo nella fantasia di chi la crea.
 
Le spiegazioni delle mode sono di diverso tipo, ma tutte tendono a richiamare fattori di carattere psicologico e sociale. Le mode esprimono contemporaneamente la tendenza all’imitazione e al conformismo e la tendenza alla differenziazione e al cambiamento.
Nella moda il sociale sembra premiare il cambiamento; il cambiamento è alimentato esso stesso dal consenso sociale ed è la moda stessa che con la sua spinta determina il cambiamento alimentando le mode e la loro successione.
Ma la moda non è soltanto qualcosa da indossare. L’abito è l'apice del processo creativo, del contesto sociale, della cultura e degli stili di vita. E' soprattutto un mezzo per esprimere la propria personalità. Quindi si è basata sull’aspetto esteriore ma può essere il tramite per comunicare qualcosa che non è immediatamente visibile.
Naturalmente si può seguire la moda dettata dagli stilisti e dalle star, oppure dettarla tu stesso. Creare il TUO stile, la TUA moda.Lo stile invece è un particolare modo di essere; è la propria individualità. È prendere ispirazione magari dal meglio dalle sfilate e mixarlo a capi low-budget, oppure scegliere capi particolari, anche nei mercatini vintage o in negozi senza marca; il tutto con stile, appunto. Cioè con gusto e con un tocco personale.
Lo stile è creatività, fantasia e libertà. Tuttavia, benché si tratti dell’espressione di un orientamento individuale, il gusto deve confrontarsi con un sistema di “norme” sociali che definiscono ciò che in ogni periodo e luogo può essere considerato “di moda”. Infatti è comunemente ritenuto “di moda” ciò che in un certo luogo e momento raggiunge un diffuso apprezzamento.


Io spesso mi sento "ingabbiata" ai canoni di stilisti e fotografi, con modelle magre e alte, abiti fluttuanti e costosi e tutti che ne parlano. Se metti un paio di jeans e scarpe basse sei out; se non vorrei fare una rapina per comprarti l'ultimo accessorio glamour, sei sfigato; se se indossi cose demodè (che poi.. qual'è la vera moda oggi?? A quali anni si ispira??) sei un pò antico..

Ma sai che vi dico? Io continuo a sognare guardando le sfilate in tv, spaendo che non potrò mai avere le gambe di quella modella o lo sguardo si quell'altra.. però mi piacerebbe giocare con quei vestiti, sentirmi un pò "principessa" e un pò pirata e allora, così esce la vera Marta. Si può chiedere un consiglio su un abbinamento, su un accessorio, prendere spunto da una star, ma non copiare, sta ad ognuno di noi mixare il tutto con la testa. E anche se un giorno mi sento colorata, un giorno diva anni 50, un giorno sportiva, un altro bambina vestita, un altro teenager chic, nella mia testa ci sono sempre le mie idee, non quelle degli altri, pechè alla fine, sono io quella che si vuol sentire alla MODA!

Ps: si lo so, a volte non ho proprio il senso del "gusto". Ma credo che a tutti capiti una giornata storta, no?

venerdì 18 marzo 2011

150 + 1 giorno

Quante ne abbiamo sentite questi giorni sulla festa dell'Unità d'Italia??
Buoni propositi, polemiche.. politici intervistati che non sapevano neanche che succedeva; occasioni per creare scompiglio e visibilità.
Insomma, questo compleanno dell'Italia non è passato inosservato.
Come diceva il buon Gaber:
"io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono
mi scusi presidente non e' per colpa mia
ma questa nostra patria non so che cosa sia
puo' darsi che mi sbagli  che sia una bella idea
ma temo che diventi una brutta poesia.." 
Tutti pronti a sventolare il tricolore, ad inneggiare al nazionalismo e alla storia passata; di uomini di cui vale la pena parlare ce ne sono a bizzeffe e noi ora, ci fermiamo a parlare di uomini che di "eroismi" ne hanno fatti ben pochi (ma questa è un'altra storia, non sono a fare campagna elettorale o altri comizi politici).
 
La GIOVINE ITALIA più tanto giovane non è, perchè 150 di anni sono tantini e si sentono tutti.
Paradossalemente siamo uno dei paesi con la storia più antica del mondo, eppure ancora non siamo arrivati a due secoli di storia.
E l'inno nazionale echeggia per le strade, le coccarde vengono esposte sulle giacche.. ma da oggi, si parlerà ancora di secessione, di settentrionali freddi e "terroni" scansafatiche; di isolani che vorrebbero arrivare al "continente" e di centristi che discutono per una partita di calcio (storie di derby, tra aquile e lupe, anche loro aimè spennacchiate). Ma non dovrebbe essere questa l'occasione per ricreare l'antica unità e la gioia di far parte di un'unica nazione??
Sapete qual'è la cosa triste?? Che alla fine ci accumuna il Grande Fratello, gli scandali e pochi eventi per lo più "deplorevoli", anche se di cose belle da raccontare e da salvaguardare ce ne avremmo molte.
Un esempio?? Noi stessi, la nostra ITALIANITA' e la voglia e l'orgoglio di dire: "IO MI SENTO ITALIANO e per fortuna (e non purtroppo) LO SONO!!!
Svegliatevi italiani brava gente (cit. Alessandro Mannarino) e cerchiamo di discutere per le giuste cause, per rendere orgogliosi chi ci guarda da lassù, perchè tutti i loro sforzi, non siano stati soltanto tante belle e sanguinolente battaglie da mettere su un libro di storia, ma l'occasione per renderci un popolo unito e pieno dell'entusiasmo di sventolarlo ai quattro venti (perchè il tricolore sia sempre dentro di noi e non un evento raro e di goliardia calcistica).

mercoledì 16 marzo 2011

compleanno bagnato..

questa l'ho fatta io!
Oggi è un giorno come un altro, ma per me è un giorno speciale.
E' IL MIO COMPLEANNO!!
Ebbene si, divento un ann più grande e raggiungio la soglia dei 29.
Mia mamma mi ha preparato una meranda davvero ghiotta, visto che sono stata tutto il giorno a lavoro e, questo tempo non ci da scampo e continua a piovere da ieri, ha voluto aggiungere una nota dolce alla giornata.
Ecco a voi, il Signor Maritozzo con la panna, la crostatina di ricotta, la tortina cn crema e fragoline di bosco e la tortina di frutta!! GNAM!!
Questo ci voleva proprio oggi, che tornando a casa ero zuppa come un pulcino, un pò triste e spenta dal lavoro e assonnata!!
E che dire.. erano proprio buone. E con le candeline sopra.. erano anche belle!!

lunedì 14 marzo 2011

Lo chef consiglia: viaggio in Spagna

Un tuffo nei sapori nella caliente terra spagnola, con un doppio consiglio. Adoro i cibi speziati e ricchi di storia, che riempiono il palato ma anche la mente.
E mi fanno ricordare tanti bei momenti, tra viaggi e il periodo in cui ho vissuto li, in Spagna..
Ma ecco ricette gustose e non troppo difficili, per chef anche meno esperti.

Gazpacho andaluso
Il GAZPACHO è una zuppa fredda a base di verdure crude: è un geniale piatto che può essere definito "altamente climatico": è fresco, interamente preparato con ingredienti vegetali, ricco di sali e vitamine. Come dire che niente può essere più adatto alla calura estiva, specie delle regioni del sud.
- 3 fette di Pan carré
- 6 pomodori maturi
- 250 ml di passata di pomodoro
- 250 ml di acqua fredda
- 1 spicchio d'aglio
- 1 cipolla bianca
- 1 peperone verde e 1 peperone rosso
- 1 cetriolo
- 3 cucchiai di olio di oliva
- 2 cucchiai di succo di limone oppure di aceto
- sale e pepe macinato q.b.
- 3-4 foglie di basilico

Dopo aver sbucciato i pomodori, immergerli per qualche minuto in acqua bollente quindi tagliarli a pezzetti. Mettete nel frullatore i pomodori, il succo di pomodoro, l'acqua, mezza cipolla, lo spicchio d'aglio, le fette di pane tagliate a dadini e mezzo cetriolo. Frullate bene il tutto fino ad ottenere una crema omogenea. Per ultimo unire l'olio, il succo di limone, un pizzico di sale e di pepe. Versate il tutto in una zuppiera e riporre nel frigorifero per circa 1 ora. Al momento di servire, tagliate i peperoni, la mezza cipolla e il mezzo cetriolo a dadini e metterli ciascuno in una ciotola. Servire in tavola le ciotole con le verdure e la zuppiera con il gazpacho al quale avete aggiunto le foglie di basilico e il ghiaccio. Le verdure possono essere aggiunte a piacimento da ogni commensale.
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Crema Catalana
Un dolce che ormai conosciamo tutti, che è presente in tutti i ristoranti italiani, ma che fa parte della tradizione dolciaria spagnola. Spesso è confuso con la crème brulè.
La famosa CREMA CREMADA è bella e buona, perchè il contrasto tra lo zucchero caldo e la crema fredda è delizioso e romperlo col cucchiaino è un’arte.
- 500 ml di latte
- 4 tuorli d'uovo
- 125 g di zucchero
- 1 stecca di cannella,
- 1 limone (scorza)
- 10 g di amido (maizena)
- zucchero di canna per caramellare

Bollire il latte con la cannella e la scorza di limone. Montare bene a crema (zabaione) i tuorli con lo zucchero, aggiungere la maizena e a filo il latte caldo. Versare il preparato in una casseruola e mettere sul fuoco a fiamma media, mescolando fino a quando la crema si sarà addensata. Versarla nelle apposite ciotoline di coccio e farla raffreddare a temperatura ambiente, poi un paio d'ore in frigorifero. Spolverare la crema nelle ciotoline con lo zucchero di canna. Immergere le ciotoline con la crema catalana in un recipiente contenente acqua e ghiaccio (per evitare che la crema si scaldi) e far caramellare lo zucchero nel forno quasi a contatto con il grill per qualche minuto.

sabato 12 marzo 2011

Aria di primavera, ma all'orizzonte..

Una mattinata bellissima. E quale migliore emozione data dai primi e profumati fiori che sbocciano??
I prati si riempiono di margherite e i rami germogiano e fioriscono.
questa l'ho fatta io!!
.. Fiori rosa fiori di pesco
c'eri tu
fiori nuovi 'stasera esco
ho un anno di piu'
stessa strada, stessa porta..

Canticchio spensierata guardando il cielo e scoprendo i meravigliosi colori primaverili. Siamo ancora con giacconi e sciarpe, ma nell'aria si respira la primavera. E si, è davvero alle porte e dopo un inverno freddo e piovoso, ci vuole proprio il calore e i profumi della bella stagione.

Ma basta guardare il cielo ora, per immaginare come sarà domani: una coltre nera di nuvole copre il tramonto. A suo tempo arriverà anche la primavera, ma per ora.. ci sono ancora gli scoccioli di un inverno che però, ci ha davvero stancato.

venerdì 11 marzo 2011

Arte a Roma: Mostre al femminile

Museo del Vittoriano
Tamara de Lempicka, La regina del moderno
Fino al 10/07/2011

Una mostra completa sull’artista più nota e amata del periodo Déco, Tamara de Lempicka (1898-1979), simbolo del modernismo degli anni Venti e Trenta; l'artista introduce nei suoi dipinti i simboli della modernità e rappresenta la donna emancipata, libera, indipendente e trasgressiva. Donna elegante e sofisticata, diventa protagonista stravagante della mondanità europea.


Museo Carlo Bilotti
Alessandra Giovannoni. In cammino
Fino al 08/05/2011

Alessandra Giovannoni dipinge ciò che vede durante le sue passeggiate romane: dipinge le vie che percorre da casa fino a Villa Borghese attraverso Porta Pia, Via Nomentana, il Quirinale, Piazza del Popolo. Dipinge il tramonto, l’alba, le ombre, i raggi di sole e torna a camminare sempre sulle "sue stesse orme", con uno sgurdo poetico e sempre nuovo su Roma.



Istituto Nazionale per la Grafica
Fotografie dagli album della principessa Anna Maria Borghese
Fino al 06/04/2011

1898-1924: l’archivio di immagini del Novecento italiano si arricchisce di una nuova fonte, gli album fotografici della principessa Anna Maria de Ferrari (1874-1924); un insieme di 8000 fotografie, cronologicamente ordinate e datate dalla principessa, autrice dell'intero corpus, durante i suoi viaggi avventurosi.

E il mio pensiero vola verso te..

Oggi è una giornata strana.
Un anno fa, un dolore immenso ci ha lacerato il cuore.
Erano mesi che aspettavamo che ci lasciasse, per poter trovare un pò di pace, era tempo che io avrei voluto lasciarla andare perchè non volevo farla più soffrire.
Ma quella mattina, un anno fa, qualcosa si è rotto dentro di me.
Quando nonna ci ha lasciato dormiva e spero davvero che non abbia sofferto. Tutto il dolore fisico e psicologico degli ultimi anni, l'avevano ridotta ad una persona diversa da quella che ricordavamo, ad una vecchietta con gli occhiali che le calavano sul naso, dai capelli ispidi e sbiancati dall'età e dalla stanchezza.
Lei, "un colonnello" della vita, pronta a farsi avavnti per noi, a farsi in quattro per ricevere in cambio un abbraccio o a volte, solo un sorriso.
Le mattine a fare colazione con il the e la pizza; i pranzi tornando da scuola, quando ci aspettava alla finestra perchè avevamo fatto tardi; le passeggiate in centro, con i suoi guanti di pizzo e il ventaglio sempre nella borsetta; i cappellini appena appoggiati sulla testa, che potevano rovinare l'acconciatura; le scarpe e le borse sempre abbinate; la spilla verde su cappotto di cammello; l'odore di sugo e di farina quando faceva gli gnocchi; il sottofondo televisivo di qualche soap opera; i biscotti, le medicine, i mobili.. i sorrisi, le lacrime, le sgridate, gli schiaffi..
 Tante cose che mi fanno pensare a te, oggi e tutti i giorni, ogni giorno mando un bacio al cielo sperando che tu lo colga, perchè, ogni giorno il mio pensiero vola verso te e verso tutti quelli che ci hanno lasciato.

mercoledì 9 marzo 2011

Loro e noi

Stavolta sono un pò arrabbiata. Delusa.
Sono una ventinovenne tenace, entusiasta, piena di iniziativa e voglia di fare.
Ma, vivo a casa con mamma e papà. Fondamentalmente non posso permettermi una casa (stanza forse è più appropriato), visto lo stipendio che ho. Ho un lavoro part-time che mi piace e mi da soddisfazioni (magari a camapre di quelle) e alcuni pomeriggi, sono impegnata a fare la baby-sitter.
Mi sento un pò sfigata. Sono laureata, parlo due lingue (con l'italiano 3), ho fatto esperienze di studio e lavoro all'estero e, mi ritrovo a dover combattere ogni giorno con la mia realtà, cercando di dire che c'è sempre chi sta peggio, che ho la salute, una famiglia che mi protegge e aiuta, un fidanzato che mi ama.
Ma forse NON BASTA. Non per me. PER LORO.

La mattina procede tranquilla, anche se combatto a volte con gente ignorante e solo perchè sente per telefono una voce giovane pensa di poter comandare e dare ordini, poi sono contenta perchè seguo dei progetti che a volte, mi porto pure a casa e continuo a sviluppare anche se lo potrei fare domani..; se lavoro di pomeriggio torno a casa dopo le 20, dopo essermi fatta tirare i capelli.. dopo che il cane ha fatto i bisogni in 3 punti diversi della casa (e ripeto, faccio la baby-sitter, no dog-sitter).. dopo che mi hanno detto che la cena che ho preparato non gli piace.. che preferiscono la tv con i cartoni piuttosto che giocare con me e... LORO MI DICONO:
Stai perdendo tempo, datti da fare che non concludi nulla nella tua vita.
Ok. Continuo a respirare. Cerco di fare "ohm" e farfuglio qualche parola sperando di calmarmi.
Forse LORO non si ricordano che significa essere ragazzi, essere in un'età in cui non si è donne nè bambine, in cui vorresti la tua indipendenza con la tua famiglia, ma ti trovi nel lettone a fare le chiacchiere..

 E' difficile pensare che i tuoi genitori non ti rispettino come persona, perchè non capiscono che tu soffri per tutto questo, che vorresti davvero cambiare le cose ma.. a volte non dipende solo da te.

Mando una venti-trenitina di curriculum a settimana e probabilmente cadranno nel dimenticatoio come quelli di altri illusi, giovani speranzosi ma in fondo delusi.

Vorrei essere considerata una persona che ci sta provando, che sta mettendo anima e cuore in quello che fa per sopravvire.. cercando di uscire dalla campana di vetro e facendo pensare a LORO, quanto valgo davvero, perchè a volte, è quello che abbiamo in torno che è sbagliato, non per forza solo noi..

martedì 8 marzo 2011

Generazione in fuga

Ultimamente si legge di continuo dei giovani che vanno o vogliono andare all'estero. QUESTO E' UN PAESE DI VECCHI (piccola citazione dai fratelli Coen) e a noi giovani, spesso va stretto.
Abbiamo una mentalità a volte troppo tradizionale, a volte troppo sottomessa per ammettere che le cose si potrebbero cambiare, se ci fosse la volontà di tutti. Abbiamo le nostre radici troppo radicate per scrollarci di dosso il vero peso del paese.
E allora che facciamo?? Crediamo che andare via possa essere la soluzione migliore (anche in questo siamo molto bravi: aggirare l'ostacolo e passarci oltre, invece che affrontarlo).
Io anche la penso così a volte, ma amo troppo quello che ho qui, per illudermi che quello che troverò mi soddisferà davvero. Sono molto attaccata alle mie cose, alla mia famiglia, alla mia città ed anche se spesso mi capita di pensarci, non credo che sia la soluzione giusta.
Ho tanti amici che si trovano in giro per il mondo, ma forse solo un terzo di loro è soddisfatto di quello che ha. La nostalgia è la prima cosa che ti fa pensare di aver fatto una stupidagine. E di voler tornare indietro.

Anche io mi sono trovata a metà strada tra il restare e il tornare. ben due volte.
La prima volta ero in Spagna (già il mio ragazzo si era trasferito per lavoro) ma dovevo laurearmi. Tutti mi spingevano a rimanere (tutti quelli li), ma io non ero convinta, perchè già sentivo che mi mancava qualcosa (certo, lui sarebbe rimasto, ma con il biglietto di ritorno pochi mesi dopo). Ho pensato spesso a come sarebbe potuta essere la mia vita li, ma io non sono di quel posto.. Dopo poco tempo molti amici (più di lui che miei) sono tornati in Italia, soprattutto per mancanza di lavoro li..

La seconda volta ero in Irlanda, con i documenti da fare per la tessera del lavoro, niente che mi aspettava dall'altra parte d'Europa (e tutti i miei amici che mi spingevano a rimanere), ma non ce l'ho fatta..

Il mio posto è qui. Anche se questo è un paese dove noi giovani non abbiamo voce in capitolo, dove l'unico modo per dimostrare che esistiamo è andare via e fare qualcosa di buono all'estero, DOVREMMO CERCARE DAVVERO DI FAR TORNARE LA NOSTRA ITALIA UN PAESE PER TUTTI (e non parlo a favore di uno o altro partito politico), perchè noi siamo la vera forza e basta guardarsi intorno, per accorgersi quanti siamo e quante energia potremmo impiegare, per creare un luogo migliore dove vivere.
Attenzione: una scelta c'è sempre, bisogna solo agire con cervello.. e non fargli prendere la prima strada che sembra buona.
E quando poi davanti a te si apriranno strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e va dove lui ti porta. (S. Tamaro. Va dove ti porta il cuore)

Florence..

Cari tutti.. sono mancata due giorni ma per una giusta causa: mi sono concessa un paio di giorni di relax con la mia metà a FIRENZE!!!
Tanta arte e un bel sole.. ma quanto freddo!! Passeggiare mano nella mano con gli occhi sognanti non ha prezzo..
Oltre a pensare molto a noi, tra manicaretti, camminate e fotografie, ho pensato anche a voi.. ed ecco qui che mi sono lasciata immortalare davanti la chiesa di Santa Croce con il cartello TURISTA DI MESTIERE. Perchè?? Perchè una delle mie lettrici ha un bel blog e mi piacerebbe condividerlo con voi:
http://turistadimestiere.blogspot.com
Un abbraccio e buonanotte... sto morendo di sonno e di stanchezza!

sabato 5 marzo 2011

Lo chef consiglia: Spinaci fritti in pastella

Una ricetta molto semplice ma sfiziosa, da servire come antipasto o croccante contorno. E' un piatto della tradizione cinese, veloce e sfizioso.
Non ci credi?? Leggi insieme a me la ricetta e ti verrà l'acquolina in bocca!!Oltre ad essere un piatto ricco di nutrimenti, possono essere gustosi anche per i bambini che spesso, sono restii alle verdure. Oltre agli spinaci, ci si può sbizzarrire con tante alternative.
Qual'è la tua?

- 100 gr. di spinaci freschi
- pepe da macinare
- olio di arachidi o di mais
- 80 gr. di farina
- 1 uovo
- 1 pizzico di lievito in polvere
- sale
Pulisci e lava gli spinaci, dopo averli sgocciolati, asciuga con cura le foglie con carta da cucina: è indispensabile che siano asciutte perfettamente, altrimenti la pastella non si attacca. A parte unisci farina, uovo, lievito, sale e pepe, e aggiungi dell'acqua, occorrente importantissimo per creare una pastella piuttosto liquida.
Fatto questo, scalda l'olio nella padella (avete per caso una wok?? Ottima); prima di immergerle nell'olio, passa rapidamente le foglie nella pastella; friggi fin tanto che la pastella non avrà preso un pò di colore (il consiglio è di friggere poche cose per volta, per un miglior risultato).
Sgocciola gli spinaci con una paletta a buchini; scalda di nuovo l'olio e friggi una seconda volta le foglie: risulteranno così, più dorate e croccanti.
Disponi su un piatto da portata, cospargi di pepe macinato al momento e servi gli spinaci caldissimi.

venerdì 4 marzo 2011

Donne senza tempo

Qual'è la prima cosa che avete pensato leggendo il titolo?? Stranamente, come non capita mai, ho prima trovato il titolo del post e poi, mi sono messa di getto a scrivere.

Donne senza tempo, quelle donne all'antica, imbellettate con i guanti e il ventaglio nella borsetta??
Donne senza tempo, che fanno le massaie senza preoccuparsi dell'avvento tecnologico?
Donne senza tempo che devono correre da un punto all'altro, sempre con gli occhi sull'orologio.. che hanno i mimnuti contati?
Di queste donne vorrei parlare.
Non è un testo autobiografico, ma piuttosto un modo per gridare una condizione sociale, che ci fa stare sempre più tempo fuori casa o in casa, ma mai con le mani in mano.
Molte ragazze e donne che conosco aspettano il weekend davvero con "ansia", perchè finalmente si può respirare.
Non ci sono i capi che urlano, i telefoni che squillano (tranne quelle belle chiamate tra amici, per decidere l'appuntamento della serata), la pila di ppratiche sulla scrivania.. ma magari ci sono i panni da mettere in lavatrice, il frigo vuoto e la spesa da fare.. Insomma, non si sta mai tranquille E ovviamente anche gli uomini nella stessa condizione sono diventati moltissimi.
Ma la donna, deve combattere con "la famiglia" e con la gestione della casa in maniera diversa: è una chioccia e come tale, si assume ogni tipo di responsabilità.
Aumentano gli impegni e/o gli orari in cui si prolungano e anche la tecnologia asseconda queste condizioni: ci sono corsi di lingua o di cucina, audio libri e vari sul generis da mettere sul cellulare e sull'ipod; ci sono le pillole per dimagrire mentre dormi, il robot da cucina che affetta-sminuzza-trita-impasta nello stesso momento, così risparmi tempo; puoi conoscere i tempi di attesa della metro o dei bus dalla palina.. e tante altre piccole cose. ma davvero sono così all'avanguardia e utili?
E' vero, il tempo non è mai abbastanza, ma come noi oggi, anche le nostre nonne erano ben indaffarate: pensiamo a chi viveva in campagna e si occupava dell'orto, della stalla, della casa e aveva da crescere 5 o 6 figli.. eppure a volte, spostare di solo un quarto d'ora un appuntamento, ci sembra davvero una grande e grossa perdita di tempo!!

Sorpresa nel cielo

Stamattina le nuvole si erano diradate e iniziavo a d annusare l'aria di primavera, con timidi raggi di sole che facevano capolino tra i palazzi e gli alberi.
Dopo il tragitto in metro per raggiungere il lavoro ero già un pò moscia, presa dal grigiore dei giorni scorsi e, pensare di stare tutto il giorno sotto il neon, mi stava demoralizzando.
Ma ecco che un pezzetto di cielo azzurro mi colpisce.
Non ci avevo mai fatto caso! In lontananza dietro il Palazzaccio, spicca fiera e bianca la lanterna della chiesa San'Ivo alla Sapienza. E' vero, è proprio a pochi minuti, ma vedermela apparire così, ha avuto un effetto di miraggio. Infatti la cupola della chiesa barocca non ha una lanterna tradizionale, ma spiraliforme che rimanda alla conghiglia che l'architetto aveva nel suo studio oppure, c'è chi ipotizza che provenga dalla forma del tempio di Baalbek o addirittura dalla leggendaria torre di Babele o per ultimo, dal Faro di Alessandria, come se la chiesa dovesse essere un faro per i fedeli: sul colmo della lanterna sono presenti delle "fiamme" in pietra che indicano il fuoco che illumina il percorso dei cristiani. Questo è un piccolo gioiello architettonico di Francesco Borromini.
Ahh! Il mio spirito è pronto per affrontare la mattinata con ritrovato "entusiasmo artistico"!!!
Ma ecco che come spesso mi succede invece, soffermo lo sguardo alla fine della via, oltre il Tevere e oltre il muro dell'Ara Pacis: in lontananza dietro gli alberi che rivestono Villa Borghese, spiccano le due torrette di Villa Medici. La Villa sembra concepita fin dall'inizio con una facciata austera da palazzo fortificato, arricchita solo da due torrette che davano vita ad un belvedere - che ricorda le ville fiorentine medicee di Castello e della Petraia - sul lato che guarda la città, e una facciata aperta con loggia, sul lato verso il giardino.

E tutta la mia giornata fino ad ora, è rimasta inebriata "da cotanto splendore" e dalla gioia di vivere a Roma, di avere la possibilità ogni giorno di imbattermi in monumenti o opere d'arte preziose, che vengono visitate da turisti di tutto il mondo.
E sapete che cosa mi capita invece??
Che passo davanti al Colosseo e dico: "ah, ancora sei li", senza dargli davvero una grande importanza quando invece, moltissime persone quando se lo trovano davanti con la sua mole, rimangono stupite e a dir poco, a bocca aperta.

giovedì 3 marzo 2011

Non importa quello che mangi.. ma con chi lo mangi!

Stasera mamma e fratello erano impegnati all'ora di cena, così io e papà abbiamo deciso di andare a cena fuori, una serata padre e figlia.
Ieri eravamo entusiasti e pieni di idee, ma oggi la continua pioggia ci ha un pò buttato giù e anche i buoni propositi si sono un pò allentati.
Bhè, idea: andiamo a mangiare Giapponese, tanto nè a mamma nè ad Andrea facciamo certo un torto.
Perfetto, l'immagine di noi che mangiano sushi e sashimi, bacchette incrociate e sakè mi solletica la fantasia e già, non penso più che piove e che è stata una giornata un pò grigia.
Ma quando torno da lavoro, lui mi dice: "piove tanto e c'è traffico, fa freddo e sicuramente faremo tardi..". Ecco che il mio bel sogno PUF, scoppia come una bolla di sapone e io mi vedo come tutte le sere, in pigiamone davanti la tv.
Ma no!!!
"Perchè non andiamo a prenderci una pizza qui sotto"?? Ecco che mi si ri-illumina lo sguardo. Grande papà!!!
Incappucciati come se andassimo al Polo Nord scendiamo e ci rechiamo in pizzeria. E ordiniamo.
E pensare che io sognavo il sushi invece, una buona pizza al pomodoro mi ha fatto davvero molto felice.
Chiacchiere tra sorrisi e le bollicine di una birra, parlando di calcio e del lavoro, della vita e degli affitti e tutto, come se fossimo vecchi amici.
Invece, siamo solo padre e figlia. E ci hanno anche chiesto, se volevamo comprare una rosa per rendere ancora più speciale questa serata!

martedì 1 marzo 2011

.. prima di andare a nanna..

E finalmente ce l'ho fatta!!
Ancora devo affinare il tutto, ma dopo mille e mille prove, ho anche io un I-pod con la mia playlist.
Ho tante canzoni in testa, canticchio o fischietto spesso ma, davanti alla scelta e alla riga bianca, sono andata in tilt.
Elettroencefalogramma quasi piatto.
Che musica metto? Canzoni del momento? Melodie del mio passato o semplicemente musica che mi piace??
Alla fine sono tornata un pò indietro nel tempo e ho scelto un repertorio che mi ricorda dei momenti particolari. Non è detto che siano momenti belli, ma una parte della mia vita che vale la pena canticchiare.
Ed ora, voglio condividerlo con voi.

Volete capire meglio che musica è (magari dal gadget non si capisce bene)?
Andate su questo link e lo troverete per esteso.

http://www.mixpod.com/playlist/77939858

E intanto.. BUONANOTTE e BUON ASCOLTO

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