Oggi torno sulla scia artistica. Voglio raccontarvi una bellissima mostra a Roma.
Palazzo delle Esposizioni
fino al 17 luglio
Sono stata tra le sale del museo. Mi sono persa nei colori, nelle atmosfere della campagna francese, sui tetti di Roma, tra le linee e gli sfumati, nell'ambiente fauve.. E' un viaggio che racconta l'evoluzione della pittura tra il XIX e il XX secolo, il passaggio dai cosiddetti Nazareni ai Romantici, dall'Impressionismo al Simbolismo, fino alle Avanguardie.
La mostra a Palazzo delle Esposizioni celebra le collezioni del mercante e banchiere Johann Friederich Stadel, una delle più ricche e prestigiose raccolte europee d'arte antica e moderna.
Dal classicismo dell'Ottocento, con la moda del Grand Tour, la figura di Goethe spicca rilassata nella campagna romana, nell'opera di Tischbein (legato ai Nazareni, ovvero di quegli artisti tedeschi che, ribellandosi alla rigidità dell’Accademia, si trasferirono in Italia per studiare le forme classiche e la natura) a cui si possono collegare una serie di opere con scorci e ruderi, tipici del periodo; passando per i paesaggi di Corot, le colazioni di Renoir e le ballerine di Degas, fino al simbolismo con artisti assoluti come Munch e Redon (uno famoso per dipingere e raccontare la difficile consizione sociale del suo tempo l'altro, dipingendo come vera dimensione dell'arte il sogno).
Alla fine del percorso, ci si immerge nell'Espressionismo tedesco con il gruppo Die Brucke e Der Blaue Reiter, con una pittura più drammatica e ricca di espressione.
Ultima la sezione dedicata al mondo del visionario, con Paul Klee, Max Ernst e un ritratto di Pablo Picasso, grande artista e sperimentatore, promotore del cubismo.
La nostra attenzione però non cade solo sulla mostra, anche al luogo che la ospita: Il Palazzo delle Esposizioni è in stile neoclassico, progettato da Pio Piacentini (architetto romano, colui che realizzò il Palazzo del Ministero di Giustizia, il Vittoriano e il Traforo Umberto I), fu inaugurato nel 1883.
Durante l'epoca fascista la sua facciata in occasione di alcune mostre, fu temporaneamente modificata perché risultava fuori moda, ovvero lo stile fu considerato non al passo con i tempi.
Tra un quadro e l'altro, con la mia compagnia siamo riuscite a fondere le conoscenze dell'arte, quelle della botanica e miti e leggende. Ognuna di noi ha messo un pò della sua conoscenza per creare momenti assolutamente irripetibili ma ricchi anche di sorrisi, non solo del "peso del sapere".